Roma - Il recente arrivo delle nuove terapie CAR-T rende indispensabile l’intervento di tutti gli attori del Sistema Sanitario Nazionale per dare reale accesso all’innovazione in Italia: è stato il principale tema trattato durante l’evento “Road Map CAR-T: prospettive attuali e future dell'uso in Italia", svoltosi presso il Senato: si è trattato dell'ultimo appuntamento di confronto tra esperti di salute nazionali e regionali per fare il punto sul miglior percorso di cura per i pazienti, realizzato da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Novartis.
“Le car-t rappresentano una rivoluzione nella lotta ai tumori e l’Italia ha deciso di puntare in alto con un progetto unico al mondo che prevede la creazione di centri di eccellenza per la ricerca, la sperimentazione e la produzione di terapie innovative, tra cui le terapie geniche. Considerando la carenza produttiva a livello mondiale in relazione al fabbisogno crescente di queste cure, e soprattutto in prospettiva dell’ampliamento delle indicazioni terapeutiche delle cellule car-t, vogliamo diventare un Paese di riferimento a livello internazionale per lo sviluppo e l’esportazione delle car-t anche per conto delle aziende private”, ha detto Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute
Alcune malattie oggi, come la leucemia linfoblastica acuta e il linfoma diffuso a grandi cellule, nei pazienti refrattari alle terapie oggi disponibili, danno un’aspettativa di vita molto bassa o nulla. Grazie alla ricerca in quest’area, si è arrivati ad un punto di svolta tale per cui, per questi pazienti, si aprono nuovi scenari attraverso le terapie cosiddette CAR-T di prossima introduzione. “La rete nazionale ematologica e dei trapianti si appresta ad accogliere la richiesta di cura dei pazienti con linfoma e leucemia linfoblastica candidati a terapia con CAR-T. Le qualifiche delle aziende produttrici chiudono il cerchio dell’abilitazione dei centri che sono stati selezionati dalle Regioni secondo i criteri definiti da AIFA. L’erogazione dei prodotti è dunque disponibile anche nel nostro Paese. A garanzia dell’accesso alla cura, la rete dei professionisti ematologi e trapiantologi è attiva in canali di comunicazione diretti tra centri di patologia e centri autorizzati al trattamento con CAR-T”, ha spiegato Fabio Ciceri, Direttore Unità Operativa di Ematologia e Trapianto Midollo Osseo (UTMO), Ospedale San Raffaele Milano.
“L’immunoterapia sta progressivamente affermandosi come un formidabile strumento terapeutico a disposizione di ematologi ed oncologi nella cura delle patologie neoplastiche. I risultati già ottenuti nelle leucemie linfoblastiche acute a differenziazione B-cellulare nel bambino e in alcuni isto tipi di linfomi a cellule B dell’adulto hanno già portato all’approvazione da parte delle agenzie regolatorie di due prodotti basati sull’uso delle CAR cells. Studi sicuramente promettenti sono in fase avanzata di realizzazione nel mieloma multiplo e nella leucemia linfatica cronica. Si apre, dunque, una nuova era nella cura della neoplasia dove il prossimo grande orizzonte sfidante è quello di traslare i risultati ottenuti nelle neoplasie ematologiche ai tumori solidi, lavorando anche per garantire piena sostenibilità (anche economica) a trattamenti così sofisticati e complessi”, ha dichiarato Franco Locatelli, Direttore Dipartimento Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma.
Per info: www.motoresanita.it (Omniapress-2.12.2019)