sabato 21 ottobre 2023

Dopo la Giornata Mondiale della Vista: Oculistica Italiana di Alto livello ma Secondo la SOI (Società Oftalmologica Italiana) Non si Riesce a Curare la Miopia della Burocrazia

 

Milano (Marisa de Moliner) - Ottobre è  il mese in cui si celebra la Giornata Mondiale della Vista che ha svelato però la Miopia della Burocrazia che ostacolerebbe l 'oculistica italiana che, assolutamente di alto livello, è addirittura all'avanguardia e molto apprezzata all'estero. Un potenziale che non può però essere esteso a tutti, tutta colpa, secondo la SOI (Società Oftalmologica Italiana), della penalizzazione dell'oculistica considerata nel nostro Paese un'assistenza di tipo elettivo. 

E così la miopia della burocrazia si scontra con la buona volontà della campagna di sensibilizzazione indetta dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall'IAPB (Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità), il cui slogan di quest'anno è: "Non servono parole per descrivere il buio. La vista è un bene prezioso. Siamo al tuo fianco per custodirla". Una vicinanza che si è tradotta a vari livelli attraverso iniziative di diverso genere come tavole rotonde e controlli gratuiti alla popolazione sopra i quarant’anni su un tir equipaggiato con ambulatori oculistici itinerante nelle piazze delle principali città italiane. 

Un problema quello della vista che interessa davvero moltissime persone nel mondo, basti pensare che l' "OMS ne conta almeno un miliardo affette da difetti visivi e da malattie tra le quali, per citarne una, la Retinopatia Diabetica. Una patologia che è la principale causa di cecità degli adulti tra i 16 e i 65 anni e che con il glaucoma e la maculopatia colpisce in Italia oltre tre milioni di persone. Persone che spesso scoprono in ritardo di essere afflitte da queste malattie che, sovente asintomatiche, possono essere trattate se diagnosticate in tempo con visite precoci e periodiche. Una condizione indispensabile a qualsiasi età a partire da quella  infantile, a tale proposito la SOI (Società Oftalmologica Italiana) consiglia un calendario di visite e precisamente: alla nascita, entro i 3 anni, a 12 anni, una volta ogni due anni dopo i 40 e una volta all’anno per gli ultrasessantenni. 

"Non possiamo assolutamente permettere che un solo bambino perda la sua vista”, dichiara il presidente della SOI Matteo Piovella, che punta l'indice contro gli ostacoli in cui s'imbatte l'oculistica italiana. "L’oftalmologia è considerata un’assistenza di tipo elettivo- spiega- quindi non prioritario, non necessario. Invece è tutto il contrario, la perdita della vista rappresenta una penalizzazione dell’84% nelle attività umane di qualunque persona. La vista deve essere salvaguardata, soprattutto oggi che abbiamo gli strumenti per poterlo fare. Non possiamo dare delle risposte inadeguate, non possiamo penalizzare i pazienti".

E che l'oftalmologia nel nostro Paese sia all'avanguardia è facilmente constatabile. Negli anni sono stati mossi notevoli passi avanti. “La prima cosa che è cambiata totalmente- precisa Piovella- è la visita oculistica.  Quando io ho incominciato c'era solo la cassetta delle lenti di prova e potevamo fare poco, oggi c’è tutta la diagnostica per immagini che dobbiamo consegnare ai pazienti e possiamo fare la TAC dell’occhio. Una cosa incredibile che dà misure di meno di un millesimo di millimetro di differenza. Poi noi siamo i depositari dell’intervento maggiormente eseguito al mondo, la chirurgia della cataratta che oggi è di maggior soddisfazione perché riesce a togliere qualunque difetto visivo, da lontano e da vicino, e quindi è il sogno di tutti i pazienti e il sogno di tutti gli oculisti. Purtroppo il modello organizzativo non è possibile eseguirlo nell’intervento, nel sistema sanitario nazionale, differentemente da tutti gli altri paesi del mondo". 

Nonostante le abilità degli oftalmologi e i sofisticati strumenti diagnostici ci sono degli ostacoli che al momento paiono insormontabili e il presidente della SOI ne descrive bene il perché: "Noi stiamo subendo ancora in modo peggiorativo tutti i tagli che gli economisti che hanno voluto e volevano far diventare un’azienda profittevole gli ospedali, la sanità, cosa impossibile perché la sanità non può dare reddito, la sanità è solo una spesa e lo dimostra a tutti, danno dei tagli che sono illogici. Per esempio per risparmiare i soldi, adesso quando si fa l’intervento di cataratta le persone devono preoccuparsi perché non c’è il medico anestesista'. "E tutto solo unicamente- conclude Matteo Piovella- con la scusa che non ci sono soldi".

Per Informazioniwww.sedesoi.com (www.agenziaomniapress.com - 21.10.2023)