Milano (Marisa de Moliner) - É da un po' che si sentono nominare microbioma, microbiota e batteri buoni e cattivi, ma che cosa se ne sa esattamente? Sono termini che stanno circolando, tra i non addetti ai lavori, negli ultimi anni.
Un po' di chiarezza arriva ora dal "Pirellone", dove nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha ospitato il convegno "Dentro l'universo dei microrganismi" organizzato da ARRC (Associazione per la Ricerca e il Recupero delle Cardiopatie). Un incontro, che ha affrontato questa tematica in maniera multidisciplinare su più fronti, al quale, moderato dalla giornalista Gloria Brolatti, hanno partecipato: l'oncologo e docente universitario Daniele Generali, il nutrizionista Francesco Avaldi e l'agronomo di fama internazionale Vanni Ficola, e per la Regione l'assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi, il presidente del consiglio Federico Romani e il consigliere Ruggero Invernizzi.
Un po' di chiarezza arriva ora dal "Pirellone", dove nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha ospitato il convegno "Dentro l'universo dei microrganismi" organizzato da ARRC (Associazione per la Ricerca e il Recupero delle Cardiopatie). Un incontro, che ha affrontato questa tematica in maniera multidisciplinare su più fronti, al quale, moderato dalla giornalista Gloria Brolatti, hanno partecipato: l'oncologo e docente universitario Daniele Generali, il nutrizionista Francesco Avaldi e l'agronomo di fama internazionale Vanni Ficola, e per la Regione l'assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi, il presidente del consiglio Federico Romani e il consigliere Ruggero Invernizzi.
Gli esperti hanno illustrato l'importanza e l'utilità del microbioma e del microbiota che spesso vengono erroneamente considerati sinonimi. Chiarendo che per microbioma s'intende la totalità del patrimonio genetico, il genoma, espresso dal microbiota, termine, coniato nel 2001 dal professor Joshua Lederberg, che indica la popolazione di microrganismi (batteri, funghi, protozoi e virus) che colonizza un ambiente. In quel caso il microbiota preso in esame era quello intestinale. Ma questo non è l'unico microbiota, perchè tutto l'organismo umano e tutto l'ambiente ospitano batteri, microbi, virus e funghi. Microrganismi che si dividono in cattivi e buoni. Questi ultimi impiegati in questo recente trentennio in Giappone dal professor Teruo Higa, l'agronomo e microbiologo che ha approfondito lo studio estendendone l'applicazione negli ambiti più svariati, dalla salute umana a quella dell'ambiente. I microrganismi buoni, cosiddetti anche effettivi o rigenerativi, in agricoltura riescono a migliorare il terreno, permettono una crescita più sana delle piante e, nel caso di quelle commestibili, una diminuzione dei parassiti e un incremento della produzione; nella zootecnica risolvono problemi di pelo, pelle e piumaggio, aumentano l'assimilazione e la digeribilità del cibo e incrementano la fertilità.
Nella vita quotidiana aiutano nell'igiene rendendo il lavoro più facile all'uomo e l'ambiente circostante più sano. Quell'ambiente che, ha spiegato l'agronomo Vanni Ficola, può beneficiare e stare bene grazie alla capacità dei microrganismi buoni di ovviare agli squilibri causati dalla varietà dei microrganismi in natura riuscendo a rigenerare il ciclo vitale. E quando l'ambiente (terreno, agricoltura, acque, cibo) gode di buona salute ne trae giovamento anche l'uomo che vi interagisce. Ma questo non è l'unico modo per l'essere umano di beneficiare del microbiota.
"Lo studio del quale- spiega Daniele Generali, direttore dell'Unità Operativa di Patologia Mammaria e Tumori Cerebrali dell'Azienda socio-sanitaria di Cremona- sta trovando sempre più campi di applicazione. L'equilibrio del microbiota migliora la barriera gastrointestinale, inibisce i potenziali elementi patogeni e carcinogenetici presenti nell’intestino. Rinforza il sistema immunitario e gioca un ruolo importante nella genesi e nella crescita del tumore".
E dell'importanza del microbiota, infine, se ne sono accorte anche due studentesse del professor Generali all'Università degli Studi di Trieste che si sono impegnate, rispettivamente, nel realizzare una tesi incentrata sul microbiota e a prendere parte a uno studio internazionale a Parigi. (www.agenziaomniapress.com - 26.3.2024)
Nella vita quotidiana aiutano nell'igiene rendendo il lavoro più facile all'uomo e l'ambiente circostante più sano. Quell'ambiente che, ha spiegato l'agronomo Vanni Ficola, può beneficiare e stare bene grazie alla capacità dei microrganismi buoni di ovviare agli squilibri causati dalla varietà dei microrganismi in natura riuscendo a rigenerare il ciclo vitale. E quando l'ambiente (terreno, agricoltura, acque, cibo) gode di buona salute ne trae giovamento anche l'uomo che vi interagisce. Ma questo non è l'unico modo per l'essere umano di beneficiare del microbiota.
"Lo studio del quale- spiega Daniele Generali, direttore dell'Unità Operativa di Patologia Mammaria e Tumori Cerebrali dell'Azienda socio-sanitaria di Cremona- sta trovando sempre più campi di applicazione. L'equilibrio del microbiota migliora la barriera gastrointestinale, inibisce i potenziali elementi patogeni e carcinogenetici presenti nell’intestino. Rinforza il sistema immunitario e gioca un ruolo importante nella genesi e nella crescita del tumore".
E dell'importanza del microbiota, infine, se ne sono accorte anche due studentesse del professor Generali all'Università degli Studi di Trieste che si sono impegnate, rispettivamente, nel realizzare una tesi incentrata sul microbiota e a prendere parte a uno studio internazionale a Parigi. (www.agenziaomniapress.com - 26.3.2024)