mercoledì 3 luglio 2024

Farmaci Contraffatti: gli Annunci Online Illeciti non Vengono Riconosciuti dai Consumatori. Progetto CAPSULE di Transcrime (Università Cattolica)

 

Milano – Solo la metà (53%) degli annunci online di farmaci viene correttamente classificata dai consumatori come lecita o illecita. Un dato che emerge dal progetto CAPSULE, condotto dal Centro di Ricerca Transcrime dell'Università Cattolica del Sacro Cuore con il supporto dell'Ufficio Qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell'Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA e il contributo del Center for Anti-Counterfeiting and Product Protection (A-CAPP) della Michigan State University. Il progetto ha indagato il grado di consapevolezza dei consumatori riguardo al rischio di acquistare farmaci substandard e falsificati (SFMs) online.

Durante la pandemia da COVID-19, il mercato illecito dei farmaci ha visto una crescita significativa tramite annunci online e siti web ingannevoli, mettendo a repentaglio la salute pubblica e mettendo in crisi le normative vigenti. Mentre gli sforzi attuali per contrastare la diffusione degli SFMs online sono concentrati principalmente sul lato dell’offerta online di questi prodotti, il progetto CAPSULE si è focalizzato sulla comprensione della domanda di mercato, esaminando l'esposizione e i comportamenti dei consumatori italiani e spagnoli per sviluppare campagne informative mirate e interventi specifici. Il rapporto completo è disponibile qui.

Lo studio, condotto nel gennaio 2024, ha coinvolto un campione rappresentativo di utenti regolari di Internet in Italia e Spagna consapevoli della possibilità di acquistare farmaci online ed esposti ad annunci online o che hanno acquistato almeno un farmaco online. Nel corso dell’indagine, è stata loro sottoposta una combinazione di annunci leciti e illeciti di farmaci: i consumatori hanno correttamente classificato gli annunci legittimi il 63% delle volte, riscontrando invece maggiore difficoltà nell’identificare gli annunci illeciti (solo il 43% delle volte in Italia e il 42% in Spagna). I fattori che maggiormente influenzano la valutazione dei rispondenti sono l'assenza di un'etichetta di certificazione del Ministero della Salute, l’assenza della descrizione del farmaco o la presenza di errori nella descrizione.

Al fine di promuovere scelte consapevoli tra i consumatori, i risultati dello studio evidenziano la necessità di campagne di sensibilizzazione mirate per diverse fasce demografiche e differenti tipi di consumatori: se i partecipanti più anziani hanno mostrato una minore capacità di riconoscere annunci illeciti, i giovani hanno manifestato minor fiducia nei farmacisti e nei medici e una maggiore propensione ad affidarsi a Internet per ricercare informazioni sanitarie.

L'analisi della percezione e del comportamento degli intervistati ha inoltre mostrato che:

          La maggioranza degli intervistati è consapevole che nei due paesi le vendite legali di farmaci online sono limitate ai farmaci senza prescrizione medica (73% in Italia e 66% in Spagna).

          Solo un terzo ha distinto correttamente tra integratori alimentari e medicinali, evidenziando la difficoltà nel differenziare prodotti soggetti a regolamentazioni diverse.

          Più della metà degli intervistati (58% in Italia, 52% in Spagna) si affida a Internet per reperire informazioni di natura medica e circa il 40% ricerca online soluzioni mediche specifiche o trattamenti alternativi.

          L'Italia mostra un tasso più elevato di acquisti online (69%) di medicinali rispetto alla Spagna (52%). La maggior parte degli italiani (85%) e degli spagnoli (75%) ha dichiarato di aver visualizzato almeno un tipo di annuncio online per i farmaci.

          Il confronto con una precedente indagine condotta nel 2015-2016 da AIFA e Università Sapienza di Roma ha evidenziato un aumento significativo degli acquisti di medicinali online in entrambi i Paesi.

          I siti web rappresentano i principali canali sia per la promozione di farmaci online che per gli acquisti. I social media emergono invece come canale importante solo per la diffusione degli annunci.

          In Italia, la maggioranza degli acquisti online ha riguardato farmaci per l’influenza, seguiti da farmaci per i dolori cronici e la cura del colesterolo. In Spagna, i consumatori hanno acquistato principalmente prodotti per aumentare le prestazioni (sportive o di concentrazione) e per la perdita di peso.

"Considerato l'aumento degli acquisti di farmaci online", afferma il dott. Marco Dugato, ricercatore di Transcrime, "i risultati del progetto CAPSULE e, in particolare, le difficoltà dei consumatori nell’identificare gli annunci illeciti sottolineano, da un lato, l'importanza di campagne di sensibilizzazione mirate e, dall’altro, la necessità di un maggiore controllo sulla legittimità degli annunci e dei canali di vendita al fine di ridurre il rischio di diffusione di farmaci substandard o contraffatti. Per far questo è necessario anche il supporto costante del mondo della ricerca per monitorare l'evoluzione del comportamento dei consumatori e delle dinamiche di mercato".

"Questa collaborazione con Transcrime dà continuità a un’attività sui farmaci online che AIFA porta avanti da quasi vent’anni", afferma il dott. Domenico Di Giorgio, Direttore dell'Ufficio Qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell'Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA; “la capacità delle eccellenze nazionali di fare sistema in importanti iniziative internazionali, come Transcrime e AIFA avevano già fatto recentemente anche per il progetto MEDI-THEFT sui furti di medicinali, è una delle caratteristiche più efficienti dell’approccio italiano in questo ambito, e un elemento chiave nella definizione delle strategie di contrasto al crimine farmaceutico e alle altre distorsioni di questo mercato.”  

"I risultati dell'indagine evidenziano la significativa diffusione di farmaci substandard e contraffatti online, e soprattutto la proliferazione degli annunci di questi prodotti rivolti ai consumatori", afferma il dott. Saleem Alhabash, Direttore Associato della Ricerca presso il Centro A-CAPP. "L’unione tra la distribuzione di SFM e la promozione e commercializzazione di questi prodotti sui social media rappresenta un rischio crescente per la salute e il benessere dei consumatori in Italia e Spagna, così come in altri Paesi del mondo".

Transcrime (www.transcrime.it) è il centro interuniversitario su criminalità e innovazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Università degli Studi di Perugia. È il principale hub di ricerca in Italia e in Europa nello studio di criminalità organizzata e finanziaria. Fondato nel 1994, ha condotto più di 300 progetti a livello nazionale e internazionale collaborando tra gli altri con Nazioni Unite, Commissione Europea, Europol, autorità di supervisione e forze di polizia in Italia e all’estero. A supporto del contrasto al furto organizzato di medicinali, Transcrime è stato anche partner del progetto MEDI-THEFT, finanziato dall'UE, che ha sviluppato una piattaforma intelligence-based per aumentare l’efficacia delle indagini, dei processi di analisi strategica e della cooperazione transfrontaliera tra attori pubblici e privati.

Il Center for Anti-Counterfeiting and Product Protection (A-CAPP) della Michigan State University (https://a-capp.msu.edu/) è un centro interdisciplinare indipendente che si occupa di identificare ed esaminare il complesso problema della contraffazione dei marchi secondo una prospettiva pratica, operativa e accademica, collaborando con le associazioni e professionisti che operano nel campo della protezione dei marchi in tutto il mondo. L'attività del Centro si concentra sulla lotta alla contraffazione dei marchi tramite attività di ricerca, istruzione e divulgazione.

L’AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco (https://www.aifa.gov.it) è l’ente pubblico nazionale che regola i farmaci a uso umano in Italia. L’AIFA governa la spesa farmaceutica e segue il ciclo di vita del medicinale per garantirne efficacia, sicurezza e appropriatezza e l’accesso sul territorio nazionale. L’AIFA opera in autonomia, trasparenza ed efficienza, sotto l’indirizzo e vigilanza del Ministero della Salute e sotto la vigilanza del Ministero dell’Economia e Finanze, in raccordo con le Regioni. (www.agenziaomniapress.com - 3.7.2024)