Roma – L'Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), l'Unione Medica Euromediterranea (UMEM) e il Movimento Internazionale Uniti per Unire, e l'Agenzia Mondiale Informazione Senza Confini (Aisc), rappresentati dal presidente Prof. Foad Aodi, anche docente all’Università di Tor Vergata, membro Registro Esperti FNOMCeO e 4 volte consigliere Omceo di Roma, partecipano alla conferenza stampa organizzata dall'Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (U.A.P.) che si tiene il 22 gennaio presso la Club House di Piazza Montecitorio, per discutere delle conseguenze dell'applicazione del nuovo Nomenclatore tariffario sanitario entrato in vigore il 30 dicembre. La conferenza sarà moderata da Alessandro Cecchi Paone e vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama sanitario e istituzionale, tra cui Maria Grazia Cucinotta, Mons. Paglia, Mariastella Giorlandino Presidentessa UAP, Filippo Anelli Presidente FNOMCEO e molti altri. Il tema centrale è l'impatto del nuovo decreto tariffe sulle strutture sanitarie accreditate e sui professionisti della salute.
Il Prof. Aodi ribadisce l'importanza della sanità privata nella produzione di servizi sanitari essenziali: “La sanità privata accreditata e quella privata pura svolgono un ruolo fondamentale nella produzione dei servizi sanitari. Attualmente, secondo la nostra indagine, sono ben 131.211 i medici assunti, su un totale tra pubblico e privato di 238.378 (quelli del pubblico sono appena 107.167), che lavorano nel settore privato, rappresentando circa il 55% del totale tra pubblico e privato. Inoltre, un dato significativo riguarda i medici e professionisti sanitari di origine straniera: oltre 70% di loro lavora nel privato, principalmente perché non ha la cittadinanza italiana. L’80% dei professionisti aderenti al Movimento “Uniti Per Unire” opera nel settore privato, in qualità di direttori sanitari, responsabili di branca, responsabile dei servizi e specialisti nei vari cambi.”
“Chiediamo con forza una maggiore semplificazione burocratica e incentivi per le strutture sanitarie accreditate,” dichiara Aodi. “Non possono esistere due sanità: una pubblica con procedure agevolate e una privata accreditata gravata da oneri burocratici maggiori. Questa disparità è inaccettabile e danneggia non solo le strutture private accreditate e private , ma anche i pazienti che vi si affidano.” Il Prof. Aodi descrive le difficoltà pratiche affrontate dai pazienti: “Quante volte i pazienti si trovano costretti a ripetere prescrizioni e trattamenti a causa di procedure regionali complesse? Questo accade spesso con trattamenti di fisioterapia o diagnostica prescritti dagli specialisti ospedalieri, che poi devono essere ripetuti dal medico di famiglia per essere validi per le strutture accreditate. Questa situazione già complessa e con il nuovo nomenclatore crea un circolo vizioso che penalizza sia i medici che i pazienti.”
“È fondamentale tutelare i medici di famiglia e i professionisti che lavorano nelle strutture pubbliche e private, sia accreditate che pure,” prosegue Aodi. “Le procedure burocratiche devono essere semplificate per permettere ai professionisti di concentrarsi sulla cura dei pazienti piuttosto che su formalità amministrative.” Aodi sottolinea le proteste in corso: “Molti medici di famiglia stanno protestando contro il carico burocratico sempre maggiore. Le strutture accreditate di tutte le branche stanno evidenziando criticità che non consentono di andare avanti. Se i rimborsi sono insufficienti e divisi tra struttura e professionista, alla fine ne paga le conseguenze il paziente.”
Aodi affronta come sempre anche il problema della medicina difensiva e delle aggressioni ai medici : “Dobbiamo combattere la medicina difensiva e proteggere i nostri professionisti dalle aggressioni. I dati del 2024 mostrano un aumento preoccupante di questi episodi, che contribuiscono alla fuga dei medici all'estero.” “Le nostre richieste sono chiare: trasparenza, legalità e tutela della salute pubblica e privata. È essenziale proteggere sia i professionisti che i cittadini per garantire un accesso equo e funzionale ai servizi sanitari,” conclude Aodi. “Solo con una collaborazione sincera e trasparente e senza pregiudizi tra pubblico e privato potremo superare le sfide attuali e costruire un sistema sanitario migliore per tutti.” La conferenza evidenzierà la necessità urgente di un dialogo aperto tra istituzioni, professionisti sanitari e cittadini per affrontare le criticità generate dal nuovo Nomenclatore tariffario e garantire la continuità dei servizi sanitari essenziali.
Secondo ulteriori dati AMSI, la sanità privata in Europa varia in base ai sistemi sanitari nazionali. Paesi con una forte componente di sanità privata includono:
- Francia: La sanità privata accreditata rappresenta circa il 30% della spesa sanitaria.
- Germania: Circa il 10-15% della spesa sanitaria proviene dal settore privato.
- Regno Unito: La sanità privata rappresenta circa il 10% della spesa sanitaria totale.
- Italia: La sanità privata accreditata sta crescendo, superando il 40% in alcune regioni dove i servizi pubblici sono insufficienti.
Paesi con una componente minore di sanità privata includono Svezia, Norvegia e Spagna. In molti paesi europei, un numero significativo di medici e infermieri lavora nel settore privato, con percentuali variabili: In Europa i medici di origine straniera non comunitari sono più di 650 mila ,il 45% lavora nel pubblico ed il resto nel privato, il 75% provengono dai paesi arabi quali India, Pakistan, Africa, Asia e Sud America.
- Francia: Oltre il 50% dei medici lavora nel settore privato.
- Germania: Circa il 30-40% dei medici lavora nel settore privato.
- Regno Unito: Circa il 10-15% dei medici lavora nel settore privato.
- Italia: La percentuale di professionisti sanitari nel settore privato è in crescita, con circa il 25-35% dei medici.
La sanità privata in Europa rappresenta una parte significativa del sistema sanitario, con una crescente presenza in Italia, dove il settore privato accreditato continua ad espandersi. (www.agenziaomniapress.com - 20.1.2025)