Milano (Marisa de Moliner) - Ma ha ancora senso portare in scena un testo di 2800 anni fa? Sì a quanto pare per Alessio Boni che farà debuttare la sua versione dell'Iliade martedì 25 marzo 2025 al teatro Manzoni e che resterà in cartellone sino a domenica 6 aprile. "Non perchè- ha spiegato alla conferenza stampa Boni- il classico sia moderno, ma perché siamo invece noi che siamo tornati là. La pace vera non esiste e lo dimostrano i fatti. È tutto uguale, tutto è identico. Non è cambiato nulla. La vicenda, che portiamo in scena, ambientata a Troia, ha messo in moto centinania di navi e 50mila persone allo stretto dei Dardanelli dove c'erano dazi da pagare. E la tracotanza del potere è forse peggiore adesso".
Sta tutto racchiuso nel titolo, "Iliade - Il gioco degli dei" il senso di questo spettacolo dove si assiste al rapporto tra dei manipolatori ed eroi manipolati. "Omero li prendeva un po' in giro questi 'signorotti- sottolinea Alessio Boni- è un po' un condominio di pazzi questo Olimpo". Una manipolazione che 2800 anni dopo è scesa dall'Olimpo tra noi. E da uno dei miti più antichi il quadrivio operativo da un decennio (formato da Boni, Roberto Aldorasi, Francesco Niccolini e Marcello Prayer) ha riscritto una versione, che mescola tragedia e commedia, per riflettere sul tempo attuale. "Ma oltre al ridicolo- precisa Boni- c'è l'essere umano che non cambia".
Si tratta sicuramente di un progetto ambizioso ma collaudato, che ha già riscosso l'apprezzamento del pubblico, andato in scena in prima nazionale nel dicembre 2023 a Bergamo e portato in tournée in tutta Italia. Prodotto dal Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo, in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, su testo di Francesco Niccolini liberamente ispirato all’Iliade di Omero, con la regia di Aldorasi, Prayer, e dello stesso Boni. Il quale, nelle vesti di Zeus e di Achille, sarà affiancato al Manzoni da Antonella Attili (Era), e dal resto del cast: Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico e Marcello Prayer. Tutti attori talentuosi che non si risparmieranno sul palcoscenico. Tutt'altro, infatti ciascuno interpreterà più personaggi tra dei ed eroi. Nel caso di questi ultimi lo faranno per mezzo di una scelta stilistica interessante con le marotte, una sorta di fantocci di grandi dimensioni. "La difficoltà- spiega Alessio Boni- era portare l'epos in teatro senza cadere nel ridicolo. Abbiamo optato per una sciabolata della durata di un'ora e mezza per mantenere viva l'attenzione del pubblico. Scartata l’idea di indossare delle maschere, è stato scelto di avvalerci di gigantesche marotte, inventate da Alberto Favretto, poiché indossando gonnellina e sandali avremmo fatto ridere”.
Infine, da quanto qui anticipato
si può ben comprendere quanta energia sarà impiegata sulle tavole del
palcoscenico da Boni e dagli altri attori che si cimenteranno in più ruoli
dando vita agli dei recitando con i loro corpi e agli eroi sostenendo le grandissime
marotte. Ma questa non è l'unica energia collegata allo spettacolo. La
Fondazione Banco dell'energia, in collaborazione con A2A, promuove due serate
charity nelle domeniche del 30 marzo e del 6 aprile, il cui ricavato sarà
devoluto all'ente filantropico per rafforzare le azioni di contrasto alla povertà energetica.
I biglietti per queste serate
sono disponibili sulla piattaforma di crowdfunding Rete del dono:
https://www.retedeldono.it/iliade-il-gioco-degli-dei-milano
Per info: https://www.teatromanzoni.it/ (www.agenziaomniapress.com - 23.3.2025)