venerdì 25 giugno 2010

RINNOVATO L'HANGAR BICOCCA. IL "CUBO" E L'ARCHIVIO DEI BATTITI DEL CUORE DEL FRANCESE BOLTANSKI



(a cura di Pietro Cobor) - Milano - Il grande spazio post industriale dell’HangarBicocca - sotto la direzione artistica di Chiara Bertola - è riaperto al pubblico dal 24 giugno dopo una ristrutturazione studiata per migliorarne le potenzialità senza alterare il fascino. Per l'occasione è stata inaugurata la grande mostra "Monumenta 2010" di Christian Boltanski, che sigla l’inizio del programma comune dell’Hangar con il Grand Palais di Parigi e l’Armory di New York. Dopo Parigi l'esposizione di Boltanski si reinventa adattandosi alle particolarità dei grandi spazi dell'Hangar Bicocca. 
La sua installazione "Personees" consiste in un vasto cumulo di vestiti usati ammassati nel grande CUBO in fondo all'Hangar;sopra la montagna di indumenti una grande gru li mescola e sposta casualmente. Si accede al CUBO attraverso un lungo corridoio nella grande navata e durante il cammino si ascoltano incessantemente i battiti del cuore che Boltanski registra dal 2008 all'interno del suo progetto "Les Archiives du coeur", che conta già 60.000 battiti di cuore registrati. L'archivio dei cuori dell'umanità, realizzato grazie alla Naoshima Fukutake Art Museum Foundation e custodita nell'isola giapponese di Teshima, è destinato a crescere negli anni. Anche i visitatori di HangarBicocca possono aggiungere le loro pulsazioni cardiache registrandole su un CD in un aposito spazio.
Per la prima volta viene esposta la trilogia video End di Carlos Casas. All’esterno, la monumentale scultura restaurata "La Sequenza" (1981) di Fausto Melotti e "Melting Pot 3.0" di Stefano Boccalini, creata per gli abitanti del quartiere. All'Hangar Bicocca sono ora anche disponibili la caffetteria HB Bistrot, il giardino firmato dal paesaggista Marco Bay e la libreria, HBArt Book gestita da Fabio Castelli. (Omniapress-24.06.2010)