Milano (Marisa de Moliner) - Fare la spesa è diventato un atto sempre più complesso e impegnativo. Siamo sempre più alla ricerca di alimenti bio e di prodotti ecosostenibili come si scopre dall'ultima edizione,(la nona) dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy che prende in esame ogni sei mesi e analizza più di 100 informazioni presenti sulle confezioni dei prodotti di largo consumo digitalizzati incrociandole con le rilevazioni Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media. Il risultato è una fotografia dettagliata del carrello della spesa degli italiani e dei suoi cambiamenti, attraverso l’analisi di 10 fenomeni di consumo e gli approfondimenti dedicati a italianità, effetto Covid e sostenibilità.
Proprio da quest’ultimo dossier, emerge come il carrello della spesa sia
sempre più verde: il giro d’affari dei prodotti che riportano sulla confezione
un claim relativo alla sostenibilità ha superato i 10 miliardi di euro (+7,6%
in un anno). Crescono anche il numero dei prodotti che forniscono informazioni
sulla riciclabilità delle loro confezioni e le loro vendite, al contrario di
quelle dei prodotti che non hanno comunicato nulla, a conferma della sempre
maggiore attenzione degli italiani rispetto alle tematiche ambientali.
E così anche le etichette dei prodotti di largo consumo venduti in Italia si
colorano sempre più di verde. I claim, le certificazioni e le indicazioni relative alla sostenibilità sono infatti
diffuse e diversificate e sulle confezioni dei
prodotti è diventato comune trovare il racconto dell'impegno delle
aziende nel miglioramento del loro impatto ambientale lungo tutta la filiera. A
misurare l’andamento di questa tendenza è l’ Osservatorio
Immagino, di cui è stata pubblicata la nona edizione. Un approccio innovativo che parte dalle
informazioni (ingredienti, tabelle
nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) riportate
sulle etichette dei prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy -
a cui aderiscono oltre 1.874 aziende industriali del largo consumo e 49
retailer – e le incrocia con le rilevazioni sulle vendite effettuate da
Nielsen.
La nona edizione dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy ha avuto una base statistica di oltre 120 mila prodotti che hanno sviluppato
quasi 39 miliardi di euro di vendite e che rappresentano l’82,6% del sell-out realizzato nel 2020 dai canali ipermercati e supermercati nel mercato totale del largo consumo in Italia .
Barometro sostenibilità
Per la seconda volta, l’Osservatorio Immagino ha rilevato 24 claim
“green” presenti sulle etichette dei prodotti di largo consumo e li ha
organizzati in quattro aree tematiche:
Management sostenibile delle
risorse.
Agricoltura e allevamento
sostenibili.
Responsabilità sociale.
Rispetto degli animali.
L’Osservatorio Immagino ha quindi misurato il successo di questa tendenza green nel corso del 2020: sono saliti a oltre 26 mila i prodotti di
largo consumo, alimentari e non, che presentano sulle confezioni un claim
relativo alla sostenibilità.
Rappresentano quasi il 22% degli oltre 120 mila item rilevati da questa
edizione del monitoraggio e l’anno scorso hanno realizzato oltre 10 miliardi di
euro di giro d'affari, in crescita di +7,6% rispetto al 2019.
« Per la seconda volta l’Osservatorio Immagino ha acceso un riflettore
sul mondo della sostenibilità, verificando se e come viene segnalata sulle
etichette dei prodotti di largo consumo»
commenta Marco
Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. « Questo lavoro di analisi ha consentito di
misurare quanto la sostenibilità sia diventata sempre più un tema di
comunicazione e come questo fenomeno
coinvolga sia l’offerta che la domanda: nel corso del 2020 abbiamo
rilevato un maggior impegno da parte delle aziende, sia di produzione che di distribuzione, a fronte di una crescente sensibilità da parte del
consumatori».
L’attenzione al tema della sostenibilità si sposa con quello della
circolarità in ogni fase del ciclo di vita dei prodotti, dalla loro produzione
sino alla gestione dei rifiuti. Anche i consumatori sono coinvolti: la “call to
action” è rappresentata dalle informazioni sulla riciclabilità delle confezioni
che sono sempre più presenti sulle
etichette dei prodotti venduti in GDO. L’Osservatorio Immagino le ha
trovate sul 30,1% degli oltre 120 mila prodotti monitorati, ne ha rilevato la
distribuzione nei diversi reparti della
GDO (Figura 2) e ne ha misurato la diffusione rispetto alla situazione a giugno
2020, fotografata nella scorsa edizione del rapporto.
« Rispetto allo scorso giugno il numero dei prodotti che indicano in
etichetta se e come riciclarne il packaging è cresciuto di +3%» aggiunge Cuppini. « E questa informazione
“paga”: nel corso del 2020 sono aumentate le vendite dei prodotti che
comunicano la riciclabilità del packaging, mentre, al contrario, il bilancio è
stato negativo per chi non ha comunicato nulla».
Anche nel 2020, come fa dal 2016, l’Osservatorio Immagino, basandosi sulle indicazioni e sui claim presenti sulle confezioni, ha analizzato il carrello della spesa degli italiani e seguito l’evoluzione di 10 panieri, che rappresentano altrettanti fenomeni di consumo :
Nel food:
Free from: i claim consolidati e quelli emergenti nel mondo dei prodotti
“senza”.
Rich-in: i claim più importanti e quelli più innovativi nei prodotti
ricchi o arricchiti.
Intolleranze: la dinamica dei prodotti “senza glutine” o “senza
lattosio”.
Lifestyle: vegetariano, vegano, biologico, halal e kosher. Il cibo
identitario.
Loghi e certificazioni: Fairtrade, Ecolabel, Cruelty free. I nuovi
valori in etichetta.
Ingredienti benefici: dall’avocado al matcha, i gusti e i sapori più
trendy.
Metodo di lavorazione: artigianale o non filtrato, estratto a freddo o a
lievitazione lenta, i claim che evidenziano come sono stati ottenuti i
prodotti.
Texture dei prodotti: ruvido o croccante? Le consistenze evidenziate sul
packaging.
Nel non food:
Cura persona: i prodotti per la cura personale, con un focus su quelli
biologici.
Cura casa green: la sostenibilità
dei prodotti per la pulizia indicata in etichetta.
Accanto a questi fenomeni, la nuova edizione dell’Osservatorio Immagino
si arricchisce degli approfondimenti dedicati a:
Italianità: un ampio dossier indaga le declinazioni del “made in Italy”,
le Dop e le regioni in etichetta, nonché i consumi dei prodotti regionali nelle
diverse aree del paese.
Sostenibilità: un focus sulla diffusione e l’andamento dei claim che
descrivono prodotti rispettosi dell’ambiente e comunicano la riciclabilità
delle loro confezioni.
Effetto Covid: l’analisi del paniere food e di quello non food,
costituiti dai prodotti che hanno
evidenziato in etichetta almeno un claim collegabile alle nuove esigenze
dettate dalla pandemia.
GS1 Italy. A partire
dall'introduzione rivoluzionaria del codice a barre nel 1973, l'organizzazione
non profit GS1 sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la
comunicazione tra imprese. In Italia, GS1 Italy riunisce 35 mila imprese dei
settori largo consumo, sanitario, bancario, della pubblica amministrazione e
della logistica. I sistemi standard GS1, i processi condivisi ECR, i servizi e
gli osservatori di ricerca che GS1 Italy mette a disposizione semplificano e
accelerano il processo della trasformazione digitale delle imprese e della
supply chain, perché permettono alle aziende di creare esperienze gratificanti
per il consumatore, aumentare la trasparenza, ridurre i costi e fare scelte sostenibili.
Per info: www.osservatorioimmagino.it (Omniapress-8.6.2021)