sabato 5 aprile 2025

Arte e Design: al Fuorisalone di Milano Esposizione di Andrea Pellicani con la sua Sc-Art che andrà anche a New York


Milano (Marisa de Moliner) - Aprile tempo di mostre collettive. E che mostre! Proprio come le due nelle quali Andrea Pellicani espone contemporaneamente a Milano e oltroceano. Mentre partecipa nell'ambito del Fuorisalone alla mostra “Arte e Design, Creatività al potere”,  in corso dal 3 al 13 aprile 2025, con tanto d'inaugurazione ufficiale lunedì 7, allestita allo Spazio IsolaSet, in Piazza Città di Lombardia,  è presente con le sue opere sino al 20 aprile ad "Art Exchange" a New York. Un evento dedicato agli artisti in occasione del centenario della nascita di Carlo Rambaldi, le cui creazioni hanno inciso nel mondo dell’arte e del cinema e costituito un ponte tra l’America e l’Italia.


E così l'artista, architetto e designer, Pellicani, espone alla collettiva milanese, oltre a  una serie di oggetti in materiali rigorosamente riportanti “bollini” di sostenibilità ambientale, due pezzi  della sua Sc-Art, come lui stesso ha ribattezzato la sua arte che dà una seconda vita e dignità a materiali di scarto quali cornici, chiodi, fili metallici, reti e minuterie varie. Due pezzi che raccontano i tanti anni dedicati al design lavorando con Ugo La Pietra e una produzione artistica rimasta inedita per decenni, E precisamente «“L’Albero pallido” (Radicandosi in Rete)- spiega Andrea Pellicani- ultimo nato nella ricerca infinita che, partita da “Conflitti in Rete” nel 2022, si è evoluta allargandosi all’utilizzo di qualsiasi tipologia di rete o griglia di recupero o scarto come supporto al posto della tela, metafora della nostra società ormai irrimediabilmente legata alle reti e a essere costantemente online, in ogni settore o merceologia. In questo caso, ho utilizzato delle cartucce quasi vuote di schiuma per edilizia per disegnare un albero aggrappato alla rete arrugginita sottostante, con la chioma composta da una zanzariera di recupero e dei trucioli di legno, simbolo di come la natura possa nascere e ripartire anche dalle rovine più desolate (e le immagini dai telegiornali ce ne mostrano sempre di più, ovunque...)». L'altro pezzo esposto allo Spazio IsolaSet prosegue Pellicani: « fa parte della serie limitata chiamata “Nuovi Altarini” che riprende, proprio come fosse un tributo, alcuni lavori di La Pietra nei quali delle nicchie poste al centro di mobili e credenze valorizzavano degli oggetti “preziosi” (ceramiche, mosaici, bronzi…), come avveniva in passato con i Lari o i Penati romani. Nel mio caso, una struttura imponente che incastona una specie di griglia (poteva mancare il riferimento ad una delle mie ricerche artistiche preferite?), mette al centro una mia ceramica storica, per offrire al fruitore finale sia una mia proposta che la possibilità di porre nella nicchia qualcosa di molto prezioso per lui, utilizzando la ceramica in altro modo. Non manca una neppur tanto velata ironia sugli spropositati spazi e volumi che in tutto il mondo si dedicano ai luoghi di culto...».


Ma Ugo La Pietra  non è solo di spunto per Andrea Pellicani, è anche uno degli oltre cinquanta artisti e designer milanesi, lombardi, italiani e stranieri di riconosciuta fama internazionale, tra i quali Balla, Depero, Munari, Sottsass, al centro della mostra “Arte e Design, Creatività al potere” che a cura di Willy Montini è stata realizzata in collaborazione con Artenetwork Orler di Venezia. Un'esposizione in perfetta sintonia col tema di quest’anno della Milano Design Week “Mondi Connessi” che è un invito a riflettere su come il design possa svolgere un ruolo cruciale nel collegare diverse dimensioni, dall’ambiente naturale alle tecnologie avanzate. 


Altra collettiva per Andrea Pellicani che sta esponendo alcuni esemplari della sua Sc-Art a New York alla mostra "Art Exchange" che, inaugurata il 6 marzo chiuderà i battenti il 20 aprile, è stata allestita per celebrare il talento artistico italiano e americano, e il centenario della nascita di Carlo Rambaldi. Un'iniziativa per omaggiare le radici  artistiche di questo  maestro che ha lasciato il segno sia nell’arte sia nel cinema. Conosciuto dal grande pubblico soprattutto come "il Papà di ET, forse non tutti sanno che dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, iniziò la sua carriera come pittore e scultore. Per passare poi dalle arti tradizionali alla settima arte aggiudicandosi per ben tre volte l'Oscar per gli effetti speciali. (www.agenziaomniapress.com - 4.4.2025)