Milano - Il primo passo, per accendere i riflettori su un argomento così importante e delicato, è stato nel novembre 2022, con un grande convegno a Milano dal titolo “Tumore alla prostata, quali diritti dopo la chirurgia?”. Sono seguiti, nel tempo, iniziative e interventi per ricordare, in contesti e a pubblici diversi, che i diritti degli uomini che abbiano subito un intervento di prostatectomia - o altri trattamenti oncologici per la prostata - non sono ancora riconosciuti e che, contrariamente alle donne che da tempo, dopo un intervento di mastectomia, trovano ascolto, tutele e prospettive, per i pazienti di sesso maschile esiste una sostanziale diversità di genere che non concerne solo gli aspetti clinici e terapeutici ma quelli burocratici, della tutela, dei diritti.
I numeri evidenziano la rilevanza del problema: ogni anno sono più di 40.000 gli uomini cui viene diagnosticato un tumore alla prostata e circa 20.000 quelli che vengono sottoposti all’intervento di asportazione radicale. In molti casi, però, la chirurgia può generare problematiche funzionali quali incontinenza urinaria e disfunzione erettile, patologie che hanno un impatto pesantissimo sulla qualità di vita del paziente. “Superati”, infatti, il tumore e le problematiche oncologiche, molti pazienti devono affrontare nuove difficoltà, spesso senza trovare ascolto, supporto e terapie risolutive. Molto è stato fatto in questi anni con i medici, le amministrazioni, le società scientifiche, le associazioni di pazienti, la politica, ma molto deve ancora essere fatto e l’imperativo è “non abbassare la guardia”.
Se ne riparla mercoledì 9 aprile 2025, a Milano, al convegno promosso da DBI e ospitato presso IAS Boston Scientific. Intitolato, e non a caso, “Il Tumore alla prostata, diritti di genere dopo la chirurgia”. Una seconda edizione, coordinata dal giornalista Federico Mereta , per affrontare il tema con argomentazioni attuali, aggiornamenti clinici e istituzionali, testimonianze sullo “stato dell’arte”, sulle soluzioni terapeutiche, sui passi ancora da fare. Con alcune sessioni di particolare rilievo che consentiranno, per esempio, di fare il punto sulle strutture ospedaliere che hanno ricevuto il Bollino Azzurro” di Fondazione Onda, un riconoscimento straordinario da parte di una prestigiosa istituzione sulla gestione specifica dei pazienti oncologici, con particolare attenzione alle strutture che offrono un percorso funzionale per l’incontinenza urinaria e la disfunzione erettile. Inoltre, attesissima, la presentazione del “Position Paper”, inedito documento scientifico messo a punto da alcuni tra i massimi clinici ed esperti del settore oppure, ancora, l’iniziativa “Il Camper che funziona”.
Il convegno, che coinvolgerà istituzioni politiche e sanitarie, medici, scienziati, giornalisti, rappresenterà, auspicabilmente, una ulteriore svolta per l’urologia-andrologia-oncologi