(A cura di Annamaria Borgoni) - Genova §§ "L'Africa delle Meraviglie - Arti africane nelle collezioni italiane", è il titolo della mostra che si tiene a Palazzo Ducale e Castello d’Albertis, Genova, fino al 5 giugno 2011.
Pali e statuette dei Dogon, maschere, colonne raffiguranti la maternità, nella rassegna di circa 300 capovalori Subsahariani ambientata a Palazzo Ducale. Sculture con diverse funzioni sacre e sociali poste lungo percorsi interetnici, feticci magici, oggetti d'uso rituale, provenienti dalle diverse Afriche. 49 varietà di maschere sono affrancate a una spettacolare collezione di bandiere colorate di tradizionali compagnie militari. Di forte impatto emotivo, una foresta ricreata con scale di legno intagliate su tronchi di svariate dimensioni, doppiate dalle proprie ombre. La rivisitazione di questo consistente patrimonio d’Africa avviene a cinquant’anni dalla decolonizzazione. Definite “arti primitive”, all’inizio del ‘900, contribuirono a mutare la concezione estetica delle avanguardie storiche. I curatori, Ivan Bargna e Giovanna Parodi da Passano, antropologi e specialisti d’arte africana, con la collaborazione di Marc Augè, hanno coinvolto nella progettazione della mostra l’artista Stefano Arienti per evidenziare come certe installazioni contemporanee, possano evocare nuove esperienze. Collezionare oggetti, è un modo di osservare le cose del mondo e di coglierne le molteplici esistenze.
Al Castello D’Albertis, dimora di un eclettico collezionista e sede del Museo delle Culture del Mondo, un percorso d’autenticità, sia degli oggetti che delle culture da cui provengono, propone una riflessione sulla “purezza” e sulla “contaminazione”. Delle “wunder kammer” che farebbero felici i raccoglitori, ricostruiscono le ibridazioni più dinamiche degli oggetti, con valori culturali attribuiti in base all’appartenenza e ai vissuti. Rapporti intimi, familiari con maschere, feticci e oggetti di culto, dalle patine antiche bruno-rossastre ma anche contrasti cromatici neri e bianchi di cuscini e piume, che evocano sacrifici. Una contaminazione dovuta ai tanti spostamenti e alle frequentazioni delle popolazioni africane, avvenute nel tempo.
Catalogo Silvana Editoriale pagg. 204 a colori. Per ulteriori informazioni: http://www.palazzoducale.genova.it/
(Omniapress-07.02.2011)