Milano (Marisa de Moliner) - L'Italia rischia di restare a corto
d'acqua. Un pericolo ventilato dal World Resources Institute che prevede entro
il 2040 una situazione di stress idrico. Contro questa minaccia, e non solo, in occasione della Giornata Mondiale per la lotta alla Desertificazione e alla Siccità (17 Giugno 2021) sono scesi in campo Finish e Reckitt
con l'iniziativa “Acqua
Nelle Nostre Mani” per
tutelare l’acqua e le eccellenze agroalimentari italiane.
Precisamente la salvaguardia della coltivazione del Limone dell’Etna IGP
puntando a risparmiare fino a 100 milioni di litri d'acqua entro la fine del 2021.
Vittima di cambiamenti climatici sempre
più sfavorevoli, che determinano
una progressiva riduzione dell’acqua disponibile nel suolo e
una continua erosione dei
terreni, l’Italia è un
paese a rischio desertificazione e siccità, principalmente nelle zone
del meridione e nelle isole.
Tra le attività più colpite
da questa situazione
vi è indubbiamente
l’agricoltura, settore produttivo
di riferimento per l’economia del
nostro Paese che,
secondo l’Istat, nel
2020, ha fatto
registrare un valore
aggiunto di 31,3
miliardi di euro, al primo posto
nell’Unione Europea davanti
a Francia (30,2
miliardi) e Spagna
(29,3 miliardi) . Nonostante
ciò, troppo spesso
questo settore è rimasto
in secondo piano, senza
garanzia di supporto da parte di quelle istituzioni pubbliche e private
che dovrebbero invece prendersene
cura, intervenendo a
livello di infrastrutture e
di salvaguardia delle
risorse naturali che ne assicurano il corretto funzionamento.
A questo proposito, in occasione della Giornata Mondiale per la lotta alla Desertificazione e alla Siccità, Finish, leader italiano nel mercato dei prodotti per la lavastoviglie, in collaborazione con Future Food Institute, annuncia il suo rinnovato impegno al fianco dell’agricoltura nell’ambito del progetto “Acqua nelle nostre mani” : un’iniziativa nata nel 2019 e sviluppata con l’obiettivo di tutelare il bene acqua, implementando nuove abitudini di consumo e sviluppando progetti concreti a supporto del territorio italiano. In particolare, dopo gli interventi di rifunzionalizzazione idrica effettuati in Cilento (nel Comune di Pollica) nel 2020 a supporto del Pomodorino Giallo e di altre eccellenze agroalimentari locali, quest’anno le attività del brand si concentreranno nella Valle dell’Etna, in provincia di Catania, patria della coltivazione del Limone dell’Etna IGP. Qui, con il determinante sostegno dell’Associazione del Limone dell’Etna IGP e di Future Food Institute , centro di eccellenza italiano sui temi dell’innovazione agroalimentare, Finish si impegnerà in un nuovo intervento di salvaguardia dell’acqua, risorsa cruciale per la tutela del patrimonio agricolo italiano.
Inoltre, a supporto diqueste coltivazioni e con l’obiettivo di
individuare progetti imprenditoriali di valore basati sulla migliore tecnologia
possibile per operare gli
interventi previsti, Finish
e Future Food
Institute hanno sviluppato, nel periodo tra marzo e giugno, una Call for Startup: un’iniziativa che ha l’obiettivo di arrivare a risparmiare,
entro la fine dell’anno , fino a 100 milioni di litri acqua per la coltivazione
del Limone dell’Etna IGP grazie all’implementazione di tecnologie legate alla
Smart Farming e alla Smart Irrigation.
Dopo la chiusura delle candidature, e un attento processo di analisi e valutazione delle proposte ricevute, il progetto giudicato migliore, proposto da SmartIsland, ha ricevuto un contributo economico da parte di Finish, utile al supporto, alla comunicazione, all’ implementazione della propria soluzione in un sito specifico individuato dall’Associazione Limone dell’Etna IGP nella Valle dell’Etna.
Fenomeni piovosi sempre più rari ma abbondanti, progressivo aumento delle temperature, rapida evaporazione delle acque : se parliamo di desertificazione e siccità, il nostro paese si trova a dover far fronte a un quotidiano e progressivo aumento del rischio. A questo proposito Finish ha recentemente condotto con Ipsos una ricerca, su un ampio campione rappresentativo di oltre 1.000 rispondenti, con l’obiettivo di indagare il pensiero e i comportamenti degli italiani sulla tematica, a doppio filo legata alla scarsità d’acqua e alla labilità di questa risorsa.
In prima battuta,
ciò che emerge
da questa ricercaè che proprio a
causa di questi
fattori il 97%
degli intervistati ritiene che le eccellenze
agroalimentari italiane siano oggi a fortissimo rischio. In particolare, l’ 82%
si è detto preoccupato da molteplici problematiche legate alla scarsità
d’acqua. Più nel dettaglio, il 57%ha espresso preoccupazione a causa di
fenomeni atmosferici sempre più severi, il 51% a causa della siccità e il
35% di una sempre più ridotta
disponibilità d’acqua per l’agricoltura.
Sempre con riguardo alle preoccupazioni dei cittadini, dalla
ricerca emerge inoltre
che, per il presente ,
il 24% degli italiani è oggi preoccupato per il
progressivo scioglimento dei ghiacciai, contro
solo il 12% per le forti piogge che si verificano durante brevi periodi
dell'anno e un’ancora più allarmante e ridotto 9% per i periodi di siccità sempre più
prolungata. Guardando al futuro, invece, sia le piogge che la siccità
registrano un importante balzo in avanti del 7%, attestandosi rispettivamente
al 19% e
16% .
Questi dati, molto significativi, si
inseriscono in un quadro di grande rilevanza nel quale emergono una particolare consapevolezza
e attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Il 91% degli intervistati, infatti, si è definito a
conoscenza del concetto di sostenibilità, con una percentuale ancora più alta
(97% ) per coloro che ritengono questo
fattore importante per lo sviluppo e il mantenimento del pianeta e della
società. A dimostrazione di ciò, gli italiani si dicono anche pronti a
intervenire sui propri comportamenti, per vivere in maniera più sostenibile e
rispettare l’ambiente, con
percentuali in n significativo aumento con il trascorrere dell’età . Ad
esempio, l’83% degli intervistati ha
dichiarato di provare, nella propria quotidianità, a ridurre il più
possibile lo spreco
di cibo e il
77% a ridurre
lo spreco d’acqua. Inoltre, il 64% si
è detto pronto
a rinunciare a qualcosa nel
presente se questo significasse assicurare più risorse ambientali per le
generazioni future , mentre un
consistente 60% si è addirittura dichiarato pronto a cambiare
radicalmente le proprie
abitudini in favore dell'ambiente.
Quando si parla di acqua, però, il discorso è purtroppo molto diverso rispetto a quanto appena evidenziato. Secondo la ricerca Ipsos per Finish, infatti, l’attenzione a questa risorsa è ancora molto carente (solo 2 italiani su 10 ne sono preoccupati nel presente e il 70% ritiene sia problematica esclusiva di specifiche aree e periodi dell’anno) e variabile in base all’area geografica di provenienza degli intervistati (16% nord ovest, 19% nord est, 22% centro, 25% sud e isole).
Il discorso cambia
relativamente dando uno sguardo
al futuro: solo il 22% degli italiani,
infatti, ritiene veritiere le
previsioni del World Resources Institute sul fatto che l’Italia sarà in una
situazione di stress idrico entro il 2040. A questo riguardo, le regioni del
Sud sono considerate maggiormente a rischio (92% contro il 13% per
il nord e il 12%
per il centro),
con picchi di preoccupazione che
riguardano in particolare
Sicilia (69%) e Calabria (51%).
Proprio il riferimento alla Sicilia non è casuale: come evidenziato dal
Report Istat 2021 sull’acqua , tra le sette città italiane in una situazione di
maggiore criticità in termini di dispersione idrica (ovvero superiore al 45%)
ben 3 sono siciliane: Catania (54,7%),
Palermo (45,7%), Messina (46,6%). Dati, questi, confermati anche dalla ricerca
Ipsos per Finish: il 78% è infatti convinto che la dispersione idrica
sia molto preoccupante nel sud Italia e nelle isole, contro il 50% nel nord
Italia. Nonostante ciò è ancora molto scarsa la percezione circa l’effettiva
quantità d’acqua dispersa a livello nazionale (42% di quella immessa nella rete
il dato reale), con addirittura il 70% che sottostima le perdite e solo il 15%
che ha invece un’opinione in linea con i dati effettivi.
Vittima principale di questa delicata situazione è l’ agricoltura che ogni anno, in Italia, registra un utilizzo d’acqua superiore ai 15 miliardi di metri cubi, utili principalmente all’irrigazione di quei territori dove precipitazioni e umidità del suolo non sono sufficienti a garantire il fabbisogno idrico delle eccellenze agricole italiane famose in tutto il mondo.
A questo proposito, nonostante la scarsa consapevolezza sull’acqua,
dalla ricerca Ipsos per Finish emergono
alcuni dati estremamente
interessanti:
- il 57% è
d’accordo nel sostenere
che la mancanza d’acqua possa
avere un impatto devastante
soprattutto sull’agricoltura (contro il 38% relativo all’impatto sulla
vita di tutti i giorni e il 5% a quello sulle industrie);
- il 42% ritiene che gli agricoltori debbano dare il
loro contributo nella tutela dell’acqua attraverso la ricerca di modalità
più efficienti d’irrigazione (contro il
68% dei comuni
cittadini, che dovrebbero migliorare i propri consumi; il
54% dei governi, che dovrebbero punire i comportamenti scorretti e il 50% delle
aziende, che dovrebbero invece impegnarsi a migliorare i processi produttivi).
Infine, particolare attenzione
va dedicata all’innovazione. L’ 85%
degli intervistati è infatti
fiducioso che lo
sviluppo di nuove
tecnologie in ambito agricolo
permetterà un uso
migliore e più
efficiente dell'acqua in futuro,
con una percentuale ancor più rilevante (90% ) nella fascia d’età tra i 14 e 17 anni.
La tecnologia, quindi, svolge un ruolo fondamentale e offre un duplice supporto: agli agricoltori, nell’aiutarli a sviluppare metodi di coltivazione sempre più innovativi ed efficaci ; alle risorse , grazie alla definizione di nuove modalità di utilizzo e gestione .
Proprio in quest’ottica
si inserisce la “Call
For Startup” di Finish e Future
Food Institute all’interno del
progetto Acqua nelle Nostre Mani, ovvero
una challenge che ha
coinvolto oltre 15 aziende di tutta Italia con l’obiettivo di individuare la migliore
tecnologia possibile per intervenire nel supporto alla coltivazione del Limone
dell’Etna IGP .
Il processo di analisi e
valutazione, che ha visto coinvolta
una variegata giuria
di esperti, ha
portato alla definizione di
una short-list di
5 startup, dalla
quale è poi
emerso il progetto migliore, ovvero quello di
SmartIsland, realtà della provincia di Caltanissetta, mentre sul
podio sono salite altre
due aziende del settore:
Growa e Saba Technology.
La startup vincitrice,
SmartIsland, guidata e creata da una donna siciliana, è un’azienda di
Niscemi (CL) nata nel 2014, che celebra la propria passione per il territorio
attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative capaci di rilevare
i bisogni delle
colturee fornendo agli
operatori del settore
agri-food un nuovo
paradigma di approccio
alla coltivazione
basato su 3
assets fondamentali: profonda
cultura del territorio,
grande versatilità nel conoscere le condizioni ambientali specifiche e
una maturità tecnologica in grado di gestire al meglio le risorse naturali.
Nell’ambito dell’iniziativa di
“Call For Startup”,
Smart Island ha presentato
un progetto che
prevede l’implementazione della tecnologia Daiki: un robot di intelligenza e visione artificiale dotato
di sensori di immagine e rilevamento di dati climatici e idrici grazie al
quale è possibile prevenire lo
sviluppo di malattie e monitorare il fabbisogno irriguo delle piante. Il progetto presentato da Smart Island
sarà ora implementato e concretizzato in un agrumeto nel territorio della Valle
dell’Etna.
L’impegno del brand a tutela delle eccellenze agroalimentari italiane
non si limiterà, però, ai progetti sviluppati negli ultimi due anni, ma vedrà
una nuova concretizzazione nel corso del 2022.
L’iniziativa “Acqua nelle nostre mani” nasce all’interno di una visione globale di Reckitt, leader mondiale nella produzione di beni di largo consumo nei settori della salute, igiene e pulizia della casa, in linea con i Sustainable Development Goals 2030 delle Nazioni Unite, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale e creare un mondo più pulito.
Per info: https://www.acquanellenostremani.it/ (Omniapress18.6.2021)
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