Milano (Marisa de Moliner) – Il Covid ha
travolto la sanità, bloccando e rallentando prestazioni abituali programmate,
ma ha anche il merito di aver accelerato la Telemedicina. Un'arma sulla quale
ha puntato Novartis: la sua piattaforma digitale WelCare si sta rivelando di successo.
Tele-consulto, tele-visita, tele-monitoraggio, ma anche applicazioni digitali per la salute e canali digitali per la collaborazione tra
medici di diverse strutture ospedaliere, oltre
all’utilizzo diffuso del fascicolo sanitario elettronico. Questi sono solo
alcuni degli strumenti di telemedicina che stanno cambiando il volto della
sanità. Se ne è parlato oggi nell’ambito dell’evento “La Salute Connessa”,
promosso da Novartis, in occasione del lancio della piattaforma di telemedicina
WelCare in oncologia ed ematologia, che mette in collegamento centri e medici
specialisti di tutta Italia, per favorire lo scambio di informazioni e
migliorare la gestione di pazienti con malattie come il tumore al seno, il
melanoma, le neoplasie mieloproliferative croniche (MPN), la mastocitosi, la
leucemia mieloide cronica (CML), ma anche pazienti candidati al trattamento con
CAR-T.
Al centro dell’incontro odierno,
che ha coinvolto esperti del mondo scientifico, rappresentanti delle
istituzioni e delle associazioni pazienti, i dati
dell’analisi realizzata dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della
School of Management del Politecnico di Milano, secondo cui la pandemia ha
favorito l’utilizzo di piattaforme digitali di collaborazione tra medici e
pazienti, con un utilizzo da parte dei pazienti salito di quasi 20 punti
percentuali durante l’emergenza (da 11% a 30%).
Oggi l’82% dei pazienti intervistati dichiara di volere utilizzare in futuro queste piattaforme. Reti virtuali che cambiano le modalità di
comunicazione tra medico e paziente e che aprono a nuove modalità di
collaborazione tra medici.
Un esempio concreto e di successo viene da WelCare. Nata lo scorso anno,
in piena pandemia, grazie alla
collaborazione tra Novartis
e Welmed, la
piattaforma di telemedicina
WelCare ha favorito lo scambio di informazioni tra i medici e i centri
erogatori della terapia avanzata CAR-T. Sulla base di questa esperienza, Novartis ha deciso di estendere il
progetto e ha annunciato l’ampliamento della
piattaforma WelCare, per mettere
in collegamento medici specialisti, che
in tutta Italia
si occupano, oltre che di CAR-T,
anche di pazienti con altre patologie oncologiche ed ematologiche. WelCare è il primo passo di un percorso e di
un impegno più ampio di Novartis in telemedicina, che continuerà con nuovi
strumenti, per raggiungere
direttamente il paziente sul
territorio, a supporto di ambiti come quello della medicina generale.
Una risposta, quella di WelCare, ai bisogni di medici e pazienti, come
confermano i dati dell’Osservatorio. L’analisi rivela infatti che tra i medici
specialisti è alta la propensione all’utilizzo della telemedicina, con l’81%
degli intervistati che vorrebbe ricorrere al tele-consulto e oltre 6 medici su
10 che vorrebbero utilizzare strumenti di tele-visita e di tele-monitoraggio.
La telemedicina apre anche a nuove possibilità di gestione della pratica
clinica, a partire dalla sistematizzazione di grandi quantità di dati, come
spiega Fabrizio Pane, Professore ordinario di ematologia all’Università Federico
II di Napoli e direttore A.F. ematologia della stessa Azienda Ospedaliera
Universitaria: “L’utilizzo nella pratica clinica di tecnologie digitali
permette la raccolta e la gestione di Big Data, di valore scientifico e
clinico, che in futuro avranno un ruolo sempre più importante anche per
informare le decisioni diagnostiche e terapeutiche. Piattaforme di scambio tra medici
specialistici, come WelCare, permettono di sviluppare nuovi modelli di
organizzazione della pratica clinica, in un’ottica più collaborativa ed
efficace”.
Attraverso la digitalizzazione dei vari aspetti della pratica clinica , dall’accesso condiviso alla
cartella clinica, allo scambio di file e tool per la discussione
multidisciplinare, la piattaforma WelCare favorisce la gestione condivisa del
paziente tra più medici sul territorio, con vantaggi in termini di qualità
della cura e gestione delle risorse sanitarie, come commenta Saverio Cinieri,
Presidente eletto AIOM: “La gestione di pazienti come quelli oncologici passa
da percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali complessi, che spesso
richiedono la stretta collaborazione tra centri specialistici e centri di
trattamento sul territorio. Con la telemedicina questa logica viene
semplificata e migliorata, perché grazie alle tecnologie digitali possiamo far
viaggiare il dato e non il paziente, con notevoli risparmi e con un impatto
significativo sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie”.
In primo piano, quindi, il paziente, che diventa protagonista sempre più
attivo della propria salute. “ La telemedicina mette al centro il paziente in
un modo nuovo, cambiando il suo ruolo, il rapporto con il medico e favorendo la
semplificazione, a vantaggio della qualità e della continuità dell’assistenza.
– commenta Antonio Gaudioso, Presidente di Cittadinanzattiva
–Abbiamo di fronte un importante strumento per ridurre le
disuguaglianze, superare le barriere e favorire un accesso più equo da parte di
tutti i pazienti a cure di qualità. Per realizzare appieno questo potenziale di
equità dobbiamo innanzitutto affrontare questioni che riguardano la
digitalizzazione dei cittadini, la trasparenza di gestione e la tutela della
privacy dei pazienti”.
Uno scenario che chiama a raccolta gli sforzi di tutte le parti,
comprese aziende ed enti privati, che possono sostenere e favorire progetti
specifici. Ed è proprio dalla collaborazione pubblico-privato che nasce la
piattaforma WelCare. “La piattaforma di telemedicina WelCare è nata lo scorso
anno, in piena pandemia, per favorire la collaborazione tra i centri italiani
coinvolti nelle terapie avanzate CAR-T. – spiega Luigi Boano, General Manager di Novartis Oncology Italia – L’esperienza maturata
durante i mesi dell’emergenza ci ha dimostrato il grande
valore di questo strumento e ci ha portato oggi ad ampliare questa piattaforma
per la gestione di altre malattie oncologiche ed ematologiche. Un impatto,
quello di WelCare sulla gestione sanitaria dei pazienti
oncologici, che ci stiamo impegnando a valutare concretamente, per analizzare a
fondo il reale contributo della sanità digitale al miglioramento del Sistema
Salute”.
Novartis sta interpretando in modo nuovo la medicina allo scopo di
migliorare e prolungare la vita delle persone. Come azienda tra i leader a
livello globale nel settore farmaceutico, utilizziamo tecnologie scientifiche e
digitali innovative per creare terapie trasformative in aree che presentano
importanti bisogni medici. Impegnati a scoprire nuovi farmaci, siamo
stabilmente tra le prime aziende al mondo negli investimenti in ricerca e sviluppo.
I prodotti Novartis raggiungono più di 800 milioni di persone su scala globale
e lavoriamo per individuare modi innovativi per espandere l’accesso ai nostri
trattamenti più recenti. A livello mondiale, circa 110 000 persone di oltre 140
diverse nazionalità lavorano in Novartis.
Con circa 2.330 collaboratori, in Italia Novartis è una delle maggiori
aziende del settore farmaceutico, con una solida leadership nell’ambito delle
terapie più innovative e in quello dei farmaci equivalenti e biosimilari. Nel panorama
nazionale è tra le aziende maggiormente impegnate nella Ricerca & Sviluppo,
in particolare nelle attività di sviluppo clinico, area nella quale ha
investito oltre 200 milioni di euro nell’ultimo triennio, e un’importante
realtà industriale, fortemente orientata all’export.
Per info: www.novartis.it www.novartis.com (Omniapress-24.6.2021)