Milano (Marisa de Moliner) - Andrea Pellicani, dopo aver partecipato, con la sua opera “Dare ciò che si riceve”, lo scorso marzo a New York all'evento internazionale “Art Exchange America & Italy”, organizzato dalla Fondazione Carlo Rambaldi in occasione del centenario della nascita del mago degli effetti speciali, non poteva mancare all'edizione italiana. La mostra che, in programma a Vibo Valentia a Palazzo Gagliardi dal 17 luglio al 24 agosto, vede la presenza complessiva di 94 artisti, tra americani e italiani, e l'esposizione di ben 110 opere.
Una scelta, quella di qua dall'Oceano, a Vibo Valentia, all'apparenza strana, ma che è tutt'altro che strana perchè come dichiara la figlia Daniela del "papà" di ET, che era ferrarese: "Abbiamo scelto Vibo Valentia perché qui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. La Calabria, dunque, è stata una scelta naturale". "Questo progetto- continua- vuole essere un ponte culturale, pensato per aprire ufficialmente le celebrazioni del centenario di mio padre. Abbiamo voluto riportare Carlo Rambaldi tra gli artisti, in senso simbolico: lui nasce come pittore e scultore, ma questa non è una mostra su di lui, bensì su artisti contemporanei".
E tra questi artisti contemporanei c'è Andrea Pellicani che ha voluto omaggiare il grande effettista e artista, con una sua creazione cui è particolarmente affezionato, dal titolo “Dare ciò che si riceve”, andata in finale all’edizione 2023 del Premio Cairo.
Pellicani, artista lombardo, nonché architetto e designer, ha scelto con piacere di esporre prima a New York e ora a Vibo Valentia, anche perché come il maestro Rambaldi è poliedrico e ama sperimentare. Al punto da creare una sua cifra stilistica che ha denominato Sc-Art, con la quale restituisce vita e dà dignità a materiali di scarto quali cornici, fili metallici, reti e minuterie varie. Proprio come nella creazione “Dare ciò che si riceve” ."Opera- spiega Andrea Pellicani-che racchiude un messaggio di altruismo e speranza. E che, dalle dimensioni di cm 71 per lunghezza e 62 per larghezza, è composta da una cornice lavorata a mano proveniente da un fondo di magazzino, da una rete ferma tappeti, da acrilici, da molle, da fili e tondini metallici, da un albero metallico di scarto, e per finire da pietre dure". Materiale povero, riciclato, quindi considerato di poco conto che, sottratto alla distruzione, non solo ha una nuova vita dignitosa, ma dopo essere stato esposto a New York approda in bella mostra a Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, con un compito onorevole, di tutto rispetto. E lo spiega bene Pellicani: "Contiene un messaggio universale: l'esempio di terra e alberi potrebbe davvero salvare l'umanità". Un'opera di buon auspicio per celebrare il centenario della nascita del nostro connazionale, che "ha scritto" alcune delle pagine più importanti della cinematografia hollywoodiana. Un patrimonio di immagini e di creazioni diventate internazionali, assolutamente indimenticabili. Impossibile scordarsi, uno su tutti, di ET con il suo ditone e il suo "Telefono casa".
Pellicani, artista lombardo, nonché architetto e designer, ha scelto con piacere di esporre prima a New York e ora a Vibo Valentia, anche perché come il maestro Rambaldi è poliedrico e ama sperimentare. Al punto da creare una sua cifra stilistica che ha denominato Sc-Art, con la quale restituisce vita e dà dignità a materiali di scarto quali cornici, fili metallici, reti e minuterie varie. Proprio come nella creazione “Dare ciò che si riceve” ."Opera- spiega Andrea Pellicani-che racchiude un messaggio di altruismo e speranza. E che, dalle dimensioni di cm 71 per lunghezza e 62 per larghezza, è composta da una cornice lavorata a mano proveniente da un fondo di magazzino, da una rete ferma tappeti, da acrilici, da molle, da fili e tondini metallici, da un albero metallico di scarto, e per finire da pietre dure". Materiale povero, riciclato, quindi considerato di poco conto che, sottratto alla distruzione, non solo ha una nuova vita dignitosa, ma dopo essere stato esposto a New York approda in bella mostra a Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, con un compito onorevole, di tutto rispetto. E lo spiega bene Pellicani: "Contiene un messaggio universale: l'esempio di terra e alberi potrebbe davvero salvare l'umanità". Un'opera di buon auspicio per celebrare il centenario della nascita del nostro connazionale, che "ha scritto" alcune delle pagine più importanti della cinematografia hollywoodiana. Un patrimonio di immagini e di creazioni diventate internazionali, assolutamente indimenticabili. Impossibile scordarsi, uno su tutti, di ET con il suo ditone e il suo "Telefono casa".
Per info: https://fondazioneculturalecarlorambaldi.it/art-exchange/ (www.agenziaomniapress.com - 16.7.2025)