giovedì 9 ottobre 2025

Formazione Medica Avanzata: Inaugurato a Milano lo IAS (Institute for Advancing Science) di Boston Scientific



Milano (Pietro Cobor) - E' stato inaugurato ufficialmente a Milano il nuovo Institute for Advancing Science (IAS) di Boston Scientific azienda americana che in questo modo rafforza la propria presenza in Italia e consolida il ruolo di Milano come polo europeo di riferimento per la formazione sulle tecniche e i dispositivi mini-invasivi. Con 700 mq., cinque sale, simulazioni immersive e oltre 1.200 professionisti (medici, tecnici e infermieri) formati nel 2025, l'Institute di Boston Scientific diventa un polo d'eccellenza per la formazione medica avanzata. Il centro si colloca tra le strutture formative più ampie dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), di cui rappresenta una delle otto sedi globali. Dispone anche di una lounge collaborativa e un parco tecnologico che include simulatori avanzati, modelli anatomici 3D e sistemi di realtà virtuale immersiva capaci di riprodurre fedelmente le condizioni cliniche reali.

Il nuovo IAS è una “fabbrica di competenze” in cui la tecnologia incontra la pratica clinica: un luogo pensato per sostenere i professionisti sanitari nel percorso di aggiornamento continuo e favorire l’adozione di innovazioni che migliorano la qualità, la sicurezza e l’efficienza delle cure. L’obiettivo è ridurre la variabilità clinica tra i centri, garantire un accesso equo alla formazione e sostenere la diffusione delle migliori pratiche nell’uso delle tecnologie mini-invasive, che rappresentano una leva essenziale di sostenibilità per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Nel corso dell’evento inaugurale, il dottor Alberto Eleopra, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche e Direttore della UOC Neurologia 1 – Parkinson e Disordini del Movimento, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, ha illustrato le evoluzioni nel trattamento dei disturbi del movimento, in particolare malattia di Parkinson e tremore essenziale.

In Italia, il Parkinson interessa circa 300.000 persone, con oltre 6.000 nuovi casi l’anno, mentre il tremore essenziale coinvolge più di 600.000 pazienti. Grazie alla stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation – DBS), con pianificazione 3D ed elettrodi multi-contatto, è oggi possibile ottenere un controllo fine dei circuiti neuronali e un significativo miglioramento della qualità di vita.

«La DBS non è più una tecnica estrema da utilizzare solo in fase avanzata — ha spiegato Eleopra — ma una possibilità concreta anche nelle fasi intermedie della malattia,  per restituire autonomia e benessere ai pazienti». La differenza con il tremore essenziale — “non una malattia degenerativa ma  un’amplificazione del tremore fisiologico” — rende evidente quanto siano cruciali la formazione e il lavoro di squadra tra neurologi, neurochirurghi, anestesisti, psicologi e tecnici.

La tecnologia è altrettanto protagonista in cardiologia, come ha mostrato la professoressa Silvia Priori, Ordinario di Cardiologia all’Università di Pavia e Direttore dei Laboratori di Cardiologia Molecolare ed Elettrofisiologia Traslazionale dell’IRCCS ICS Maugeri di Pavia, presentando i progressi della cardiologia di precisione, con focus sulla mappatura elettro-anatomica a seguito delle terapie geniche che stanno ridefinendo la cura delle aritmie.

Tra i modelli di ricerca più innovativi, la Sindrome di Timothy — aritmia genetica ultra-rara legata a mutazioni dei canali del calcio — consente oggi di studiare i meccanismi elettrici che collegano cuore e cervello. «Grazie alle terapie geniche di nuova generazione – ha spiegato Priori – oggi è possibile correggere difetti molecolari con vettori virali modificati. Intervenendo direttamente sul DNA è possibile ridare al cuore la sua normale fisiologica e utilizzando strumenti di mappatura elettro-anatomica possiamo documentare in modo preciso il miglioramento dell’attività elettrica del cuore, dimostrando così l’efficacia del trattamento».

Le stesse tecnologie sono oggi fondamentali anche per patologie più diffuse, come la fibrillazione atriale (FA), che in Italia interessa tra 850.000 e 1.000.000 di persone. L’ablazione a campo pulsato (PFA), basata su campi elettrici non termici e selettivi per il tessuto cardiaco, riduce i rischi di lesioni ai tessuti adiacenti, accorcia i tempi procedurali e migliora la sicurezza complessiva del trattamento.

Le tecnologie mini-invasive stanno rendendo le cure più mirate, rapide e sicure, dalla neuro-modulazione per il Parkinson alle ablazioni cardiache che “spengono” i circuiti elettrici anomali con mappe 3D e immagini in tempo reale. In Italia, la loro adozione è associata a tempi di recupero più brevi, minori complicanze e percorsi più efficienti, con impatti positivi sia per i pazienti sia per la sostenibilità del sistema sanitario.

Sul tema è intervenuto il professor Alessandro Venturi, Presidente della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, sottolineando come la formazione sia una leva strategica sia per la sostenibilità delle tecnologie sanitarie sia per la capacità del sistema di attrarre e trattenere talenti. «Serve una nuova alleanza tra pubblico e privato basata su fiducia e obiettivi condivisi. La buona sanità non si misura dal numero di prestazioni, ma dal valore che genera per il paziente. Serve un dialogo strutturato e competente tra amministrazioni, clinici e industria, capace di programmare sugli effettivi bisogni, valutare criticamente costo/beneficio delle novità e qualificare i processi di acquisto, evitando che decisioni complesse ricadano su figure prive delle necessarie competenze tecniche», ha affermato Venturi. 

In questo quadro, lo IAS si configura come una facility capace di stimolare e rigenerare la cultura dei clinici, offrendo stato dell’arte e occasioni di confronto per tradurre rapidamente l’innovazione in pratica clinica, nell’interesse esclusivo dei pazienti.


Boston Scientific è tra i leader globali nella tecnologia medica, con l’obiettivo di migliorare la scienza per la vita — Advancing Science for Life. Nel 2024, le tecnologie dell’azienda hanno contribuito al trattamento di oltre 44 milioni di pazienti nel mondo, con 1,6 miliardi di dollari investiti in ricerca e sviluppo, più di 100 nuovi prodotti lanciati e oltre 23.000 pazienti coinvolti in studi clinici.

In Italia, Boston Scientific conta oltre 500 collaboratori, di cui più della metà donne, e collabora con circa 750 ospedali. Il nostro Paese rappresenta oltre il 10% del fatturato dell’area EMEA.

«La nostra missione è portare innovazione che migliori esiti, comfort e sicurezza per i pazienti, riducendo l’impatto sui percorsi clinici e sulle risorse del sistema sanitario – ha dichiarato Alessandro Albano, Country Leader di Boston Scientific Italia –. Con lo IAS, rinnoviamo il nostro impegno a essere al fianco dei medici, offrendo strumenti formativi e tecnologie che permettano di trasferire rapidamente il valore dell’innovazione nella pratica quotidiana». (www.agenziaomniapress.com -9.10.2025)