lunedì 17 maggio 2010

IL CARDINALE TETTAMANZI E IL METROPOLITA HILARION PRESENTANO LIBRO DEL PATRIARCA DI TUTTE LE RUSSIE, KIRILL. ALL'UNIVERSITA' CATTOLICA



(a cura di Pietro Cobor)

Milano - Oggi, lunedì 17 maggio nell’aula Pio XI di largo Gemelli, 1 a Milano (ore 11.45) il Metropolita Hilarion, Presidente del Dipartimento Relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, e il card. Dionigi Tettamanzi presenteranno a Milano, in Università Cattolica, il libro del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill: Libertà e responsabilità: alla ricerca dell’armonia. Dignità dell’uomo e diritti della persona, con l’introduzione di mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura. Il libro è una coedizione Libreria Editrice Vaticana e Sofia: Idea Russa Idea d’Europa.
Interverranno alla presentazione: Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica, Anatoly V. Torkunov, rettore dell’Università di Stato delle Relazioni internazionali di Mosca, mons. Edmondo Caruana, direttore editoriale della Libreria Editrice Vaticana, Giuseppina Cardillo Azzaro, presidente Associazione Internazionale Sofia: Idea Russa Idea d’Europa.
Presenteranno il volume: l’Arcivescovo di Milano, cardinal Dionigi Tettamanzi e Adriano Roccucci dell’Università degli Studi Roma Tre. Concluderà Sua Eminenza il Metropolita Hilarion.
L’incontro in Università sarà preceduto dalla celebrazione con rito ortodosso nella basilica di S. Ambrogio a Milano, alle ore 9, presieduta dal Metropolita Hilarion.
Il volume del Patriarca Kirill è una raccolta dei suoi più significativi discorsi sul tema dei diritti umani e della dignità della persona.
A partire dalla consapevolezza che ad accomunare la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa è la loro alleanza nella lotta tra la tradizione cristiana e l’ideologia liberista e secolarista, il Patriarca sviluppa nel suo libro una difesa dei valori morali condivisi dalle diverse tradizioni, e della libertà, strada maestra per incontrare la verità.
Il volume, afferma mons. Ravasi nell’Introduzione, «mette in guardia contro una nuova “generazione di diritti” che ospitano al loro interno vere e proprie degenerazioni dell’autentica dignità personale, contrabbandate come espressioni di una libertà che ha per limite solo il non limitare la libertà altrui. In realtà, alla libertà deve coniugarsi la responsabilità…». (Omniapress-17.05.2010)