Fulvio Pelli
(a cura di Pietro Cobor) - Milano - In un incontro con i media presso il Circolo della Stampa di Milano Fulvio Pelli, presidente del Partito liberale radicale svizzero, Consigliere nazionale, nonché presidente della Banca dello Stato del Cantone Ticino, ha affermato che l'Italia ha di fatto bloccato le discussioni con lo Stato elvetico in merito al segreto bancario, principio che la Svizzera "non intende toccare, ma che è pronta a valutare, insieme all'Italia, per la comune elaborazione di tutti i possibili accordi".
E' impossibile per il nostro Governo e il nostro Parlamento "intervenire su una norma garantita dalla Costituzione elvetica - ha proseguito Pelli, che è anche avvocato penalista - ma la strada percorribile è quella di una trattativa sia sulla doppia imposizione sia su quella d un'imposta equivalente, ovvero l'applicazione di una strategia Rubik, che avrebbe come effetto quello di far pagare al cliente in Svizzera le tasse come nel suo paese eliminando così il rischio di contenziosi con il fisco della nazione di provenienza,e mantenendo saldo un principio costituzionale svizzero come quello del segreto bancario".
Per quanto riguarda la doppia imposizione fiscale la "Svizzera ha trovato l'accordo con 24 paesi. Di questi 10 sono già stati approvati, tra i quali quelli con la Francia, la Gran Bretagna e gli USA" ha sottolineato Pelli. "Stiamo ancora trattando con Germania e Italia. Con la Germania le trattative avanzano, anche per quanto riguarda l'ipotesi di introdurre un'imposta equivalente".
Comunque, "le trattative con l'Italia sono attualmente interrotte e una riapertura delle stesse non è ancora stata programmata".
Pelli ha tenuto a sottolineare che il celebre segreto bancario svizzero e "solo un segreto relativo, che non protegge in nessun modo il crimine e le cui eccezioni sono numerose, ma è anche un'espressione del diritto alla privacy e, quindi, come tutti i diritti fondamentali, protegge il cittadino anche nei suoi rapporti con lo Stato, per cui il fisco in Svizzera, anche con riferimento ai propri cittadini, non ha accesso diretto alle informazioni bancarie, salvo poche eccezioni". "Invece, in Italia il segreto bancario non esiste - ha affermato in modo categorico Pelli - in quanto il fisco italiano può accedere alle informazioni sui conti bancari dei cittadini senza alcun bisogno di autorizzazione". (Omniapress-15.07.2010)