(a cura di Pietro Cobor) § Milano - Dal 3 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011 viene esposta a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, la 'Donna allo Specchio/Femme au Miroir', straordinaria opera di Tiziano, proveniente dal Museo del Louvre.
La mostra, nuovamente organizzata da ENI in collaborazione con il Comune di Milano (dopo il successo di Caravaggio a Milano nel 2008 e Leonardo a Milano nel 2009), offre a tutti la possibilita' di ammirare uno tra i piu' importanti dipinti del grande maestro veneto, gratuitamente per un intero mese.
Il dipinto restituisce attraverso la percezione dell'intimita' di un ambiente domestico, l'opportunita' di approfondire aspetti anche meno noti della cultura del Rinascimento italiano, esaltando i valori estetici e morali della bellezza femminile del tempo, i codici del comportamento virtuoso delle dame, le loro abitudini, il loro vestiario, la cultura dell'amore cortese che dominava il mondo relazionale della Venezia a cavallo tra il millequattrocento e il millecinquecento. Il Comune di Milano, rendendo nuovamente accessibile ai cittadini e al pubblico la prestigiosa Sala Alessi di Palazzo Marino, consolida cosi' i legami del Tiziano con la citta', dove il pittore dipinse diverse opere tra cui L'Incoronazione di spine a Santa Maria delle Grazie, che fu teatro del fortunato incontro con Filippo II, figlio dell'imperatore Carlo V. Grazie al legame che venne a crearsi tra loro, il pittore produsse diversi quadri mitologici, sacri e ritratti per la corte, raggiungendo il massimo livello di prestigio internazionale per un pittore dell'epoca.
Il dipinto raffigura una donna davanti un tavolo da toeletta, su cui e' appoggiato un contenitore per unguenti e profumi; la ragazza vi intinge il dito indice della mano sinistra, mentre con il braccio destro si scioglie una ciocca di capelli e la unge con l'olio profumato. Sul fondo della scena si intravede un giovane uomo in ombra, che con una mano porge alla fanciulla uno specchio piano, mentre, con l'altra, ne inclina alle sue spalle uno piu' grande, convesso, con una cornice di legno. Si nota come Tiziano abbia potuto raffigurare con grande maestria, nello specchio convesso, il riflesso della stanza con la figura della fanciulla di spalle. La caratteristica dello specchio convesso e' infatti quella di dare una piu' ampia visuale deformando pero' le immagini in corrispondenza dei bordi della cornice. Cosi' Tiziano, in questo dipinto, gareggia con la scultura fornendo su un unico piano bidimensionale due diversi punti di vista, ponendo anche le basi per il virtuosismo ottico ripreso poi dal Parmigianino.
I due personaggi ritratti sono stati variamente identificati: alcuni hanno suggerito che potesse trattarsi di Alfonso d'Este e della sua amante, altri pensano che si tratti di un autoritratto giovanile di Tiziano con la sua amata, altri ancora di un dipinto che esalti la bellezza petrarchesca delle donne veneziane e le loro virtu', altri invece ritengono che si tratti piu' semplicemente di un ritratto ideale o una personificazione della Pittura. La mostra curata da Valeria Merlini e Daniela Storti, intende valorizzare il dipinto in senso monografico, fornendo al visitatore uno spettro variegato di punti di vista che servano ad arricchire la percezione della cultura che lo produsse e il fascino del suo autore, grazie anche all'ausilio dei saggi scientifici presenti nel catalogo edito da Skira e al confronto con storici dell'arte ed esperti, presenti in sala per rispondere alle domande e alle curiosita' del pubblico. (Omniapress-02.12.2010)