sabato 17 aprile 2021

Draghi ha Ragione? Cosa fa e Quanto Guadagna uno “Psicologo di 35 Anni”? Psicologia: una "Scienza Molle" e non Verificabile Sperimentalmente? Quale Futuro?


Milano (Pietro Cobor) – Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha recentemente fatto una dichiarazione – parlando di persone che non si dovrebbero vaccinare subito per il Covid - che ha prodotto subbuglio nell’ambito della Psicologia italiana. Sorvoliamo su quanto detto e cerchiamo di approfondire due problemi: la Psicologia è una Scienza a pieno titolo o una cosiddetta “Scienza molle”, come lo sono molte attività umanistiche? Si pensi, ad esempio, alla produzione e applicazione delle Leggi (Diritto-Giurisprudenza), che certamente attività verificabile sperimentalmente con metodo scientifico non è. In secondo luogo: che appeal hanno e quanto guadagnano gli oltre 110mila psicologi in Italia? Tutte domande che molti si potrebbero porre dopo le particolari parole del Premier.

Prima di tutto facciamo un excursus sui padri “nobili” della Psicologia mondiale, fra i quali gli Italiani – purtroppo -  non sono per nulla presenti: a partire dall’inventore del termine “Psicologia” nel XV secolo, ossia il teologo tedesco Schwarzerdt (Melantone), fino ai primi filosofi che ne parlarono, come l’inglese Locke a fine ‘600, per saltare al britannico Darwin (teoria delle emozioni) e arrivare alla psicologia sperimentale dei filosofi tedeschi e austriaci Wundt e Brentano a fine ‘800. Importante, a inizio XX secolo, la psicologia della Gestalt tedesca che si propagò negli Stati Uniti, e le scuole di psicologia russe, tra cui i celebri studi sulla riflessologia del Premio Nobel per la Medicina Pavlov, che non volle mai essere considerato uno psicologo ma da cui derivò il comportamentismo, poi ripreso dallo statunitense Watson.

Capitolo a sé stante quello del celeberrimo Medico Neurologo viennese Freud, fondatore della Psicoanalisi che introdusse il precedentemente quasi ignoto concetto di inconscio: ebbe risonanza mondiale e fu seguito da giganti della Psicologia come Adler, Jung e Reich.

Saltiamo agli anni ’60 del secolo scorso, in cui prese piede l’orientamento, tuttora quasi prevalente, del cognitivismo, una sorta di perfezionamento del comportamentismo. Importanti sono, poi, le branche della neuropsicologia e delle neuroscienze cognitive, più legate, però, alla Medicina. Vi è anche la Psicoterapia, che si occupa di psicopatologia ed è praticata da Medici Psicoterapeuti e da Psicologi Psicoterapeuti, in Italia entrambi abilitati in scuole di specializzazione.

Il quadro non è, volutamente, completo in quanto si dovrebbero scrivere interi volumi sulla psicologia clinica, su quella teorica o applicata, ma non c’è né tempo né spazio per questo. L’interesse è sulla validità scientifica di questa disciplina.

Ebbene, la Psicologia è tuttora considerata da molti una Scienza molle, ossia non appartenente a quelle discipline, come la Fisica, la Matematica, la Medicina, la Chimica, la Biologia, che sono validate dal metodo scientifico. Per alcuni, molti principi della Psicologia non sarebbero pienamente verificabili sperimentalmente. Questo si riflette anche sulla opinione pubblica (e magari ha anche fornito un substrato alla parole del Premier): fra le persone, prima ancora che nei film di Woody Allen, spesso gli psicologi e gli psicoanalisti vengono considerati degli “strizzacervelli”, in una concezione negativa che però risulta essere molto diffusa.

Detto ciò, bisogna anche ricordare che gli psicologi e gli psicoterapeuti svolgono una professione di grande utilità alla Società, soprattutto nelle specialità relative al lavoro, alla scuola, alla comunicazione e marketing, allo sport, alla sessualità, alle perizie legali, alle difficoltà di coppia, ai problemi di minori e adolescenti e in tante altre situazioni.

Le "professioni" limitrofe

Partecipai una volta a un incontro con i Carabinieri dei NAS (Nucleo Antisofisticazioni nella Sanità) in cui uno psicologo spiegava quali sono gli "atti tipici" della professione e come scovare un "falso psicologo". Ebbene, vidi nei volti dei partecipanti tanta perplessità. Se è abbastanza facile capire cosa fa un medico, un dentista e perfino uno psichiatra, è invece molto, ma molto difficile comprendere quello che fa uno psicologo e che cosa lo distingue dal resto. Questo si riflette sulla distinzione da professioni simili come quelle di mental coach e counselor, ma anche su chi agisce come uno psicologo, ad esempio facendo l'allenatore di una squadra, un prete, un insegnante, perfino un genitore.Un' importante attività degli psicologi ai vertici della professione dovrebbe essere quella di comunicare ai cittadini le proprie caratteristiche e, nel concreto, quanto la Psicologia professionale possa essere di aiuto alla Società. 

I Professionisti in Parlamento: pochissimi gli psicologi

In Parlamento ci sono 132 #Avvocati, 116 Imprenditori, 114 Impiegati, 90 Insegnanti e Docenti Universitari, 31 #Medici, 24 #Commercialisti, 21 #Ingegneri, 14 Commercianti 13 Sindacalisti. La Professione tra le meno rappresentate l'avete già indovinata, vero? Gli #Psicologi sono solo 5, battuti solo da #Infermieri (1) e #AssistentiSociali (1). Magari, il Premier Draghi lo sapeva.

I redditi degli psicologi: una miseria

Passiamo ora ad altri problemi che affliggono gli psicologi italiani. Primo fra tutti il reddito: quello medio, secondo i dati ENPAP (Ente di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi) è di poco superiore ai 13mila euro netti annui  (2018), davvero una miseria per un professionista che studia per moltissimi anni e non  vede riconosciuta dalla Società la propria utilità.

Sempre secondo i dati ENPAP (risalenti al luglio 2019), circa il 50% dei 75mila psicologi iscritti all’Ente non arriva nemmeno a 9mila euro netti all’anno. Vi sono poi eccezioni, anche se piuttosto rare, di professionisti della categoria che superano i 100mila euro (43 in tutto) , fino ad arrivare a quei 4 (quattro!) che guadagnano da 300mila a un milione di euro all’anno. Chissà chi sono.

Discorso a parte occorre fare per gli Ordini regionali e l’Ente di Previdenza nazionale: chi vi viene eletto guadagna cifre molto superiori, che vanno da 45mila euro lordi annui di un Presidente di Ordine regionale ai 120mila del Presidente ENPAP.

Le donne psicologhe sono quasi il 90% del totale ma contano poco nelle istituzioni professionali

Una situazione al limite del ridicolo è quella del genere di chi governa le istituzioni professionali: le donne psicologhe in Italia sono pari a quasi il 90% del totale ma vi sono pochissime figure femminili (alcune sono Presidenti di Ordini regionali) ai vertici. Il colossale paradosso è anche nel pay gap: pur essendo una sparuta minoranza, gli uomini guadagnano circa il 30% in più delle donne!

La Psicostoria di Asimov

Gli appassionati del geniale scrittore di fantascienza russo-americano Isaac Asimov sanno bene quanto sia importante nei suoi più celebri romanzi (Ciclo della Fondazione) la cosiddetta “Psicostoria” e gli psicologi che - nei suoi racconti - la inventano e la gestiscono. Questa disciplina, inventata dall'immaginario matematico e psicologo Hari Seldon, consiste in una minuziosa e scientificamente sperimentata previsione dei comportamenti umani e degli avvenimenti storici e politici (si arriva fino a 30mila anni nel futuro) di alcune migliaia di miliardi di persone nell’intera Galassia della Via Lattea. Sulla gestione computerizzata della psicostoria e sugli psicologi, in questi romanzi, si basa l’intera Società e la Politica del sistema Galattico dei prossimi 100 mila anni!

Quindi, in teoria, le nefaste parole di Draghi e l’incapacità degli psicologi nostrani di farsi riconoscere per quel che valgono magari, in un giorno non lontano, si ribalteranno e consentiranno a un’intera categoria professionale una gloria che, al momento, appare incerta e insperata. (Omniapress-17.4.2021)