giovedì 6 maggio 2021

Fertilità Femminile: Quando Si Ferma l'Orologio Biologico? Quasi Metà delle Giovani Donne Non Lo Sa e gli Esperti Propongono d'Insegnarlo. Prima Gravidanza in Italia: Età Media 31 Anni

 

Milano (Marisa de Moliner) - Nella settimana della Festa della Mamma si scopre, dalla tavola rotonda virtuale “Fertility Awareness in 2021: Educating the Younger Generations” realizzata con il supporto di Gedeon Richter, l'azienda farmaceutica specializzata nella salute femminile, che quasi metà delle giovani donne non sa quando la voglia di maternità si scontra con il calare della fertilità e smettono di girare le lancette dell'orologio biologico.E' quant'emerso nella tavola rotonda virtuale “Fertility Awareness in 2021: Educating the Younger Generations” realizzata con il supporto di Gedeon Richter, l'azienda farmaceutica specializzata nella salute femminile. A trarre in inganno sulla durata della capacità procreativa probabilmente potrebbe anche essere il fatto che per motivi sociali, di studio o professionali, si mettono al mondo figli più tardi.

Continua, infatti,  a crescere l’età media della prima gravidanza nel vecchio continente: 29 anni in Europa, oltre 31 in Italia dove la fecondità espressa dalle 35-39enni ha superato quella delle 25-29enni. Sebbene il 90% delle donne sia consapevole che con l’aumentare dell’età si riducano le chance di rimanere incinta, il 40% non sa esattamente a che età la fertilità inizia a declinare. Meno di un' adolescente su 4 è informata che dopo i 30 anni la riserva ovarica tende progressivamente a ridursi e con essa la qualità degli ovociti.

Con l’obiettivo di accendere i riflettori su quanto (poco) ne sanno i giovani in tema di fertilità e sui fattori ad essa correlati, e per promuovere un confronto sulle politiche atte colmare questo gap di conoscenza, Fertility Europe, l'organizzazione paneuropea che rappresenta le principali associazioni pazienti attive nell’area della fertilità, ha riunito esponenti delle istituzioni ed esperti nel campo della Salute Riproduttiva provenienti da cinque Paesi europei nella tavola rotonda virtuale “Fertility Awareness in 2021: Educating the Younger Generations”, realizzata con il supporto di Gedeon Richter.

Dall’incontro è emersa l’urgenza, per i governi di tutta Europa, di mettere la fertilità al centro delle politiche educative, inserendola come materia curriculare nei programmi scolastici sulla salute riproduttiva. In particolare, gli esperti hanno condiviso la necessità di promuovere una corretta informazione sull’andamento della curva della fertilità in relazione all’età, sull’impatto dei comportamenti individuali, ma anche sulle opportunità offerte dalla medicina per la preservazione della fertilità.

“La tutela della salute riproduttiva rappresenta un aspetto della vita fondamentale eppure in gran parte ancora sottovalutato. Insegnare ad aver cura della propria fertilità e offrire un accesso equo ai migliori trattamenti disponibili per preservarla, sono due elementi chiave per consentire, sin dalla giovane età, di tenere sotto controllo la propria fertilità”, afferma Satu Rautakallio-Hokkanen, Presidente di Fertility Europe.

“L’infertilità è in costante aumento in Italia, come nel resto d’Europa (il 10% della popolazione soffre di problematiche correlate alla fertilità). La scarsa conoscenza dei fattori che incidono sulla fertilità, femminile e maschile, gioca un ruolo determinante. I giovani sono coloro verso i quali è prioritario intervenire, per evitare che scelte poco consapevoli possano compromettere irreversibilmente la fertilità futura. Nell’ambito dell’educazione sulla fertilità, è inoltre necessario informare le giovani generazioni sulle opportunità offerte dalla medicina per preservare la fertilità in maniera efficace, affinché la scelta di avere un figlio si realizzi in modo consapevole e nelle migliori condizioni possibili”, spiega Enrico Papaleo, Responsabile del Centro Scienze della Natalità, IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

“Gedeon Richter è orgogliosa di promuovere occasioni di confronto per sensibilizzare le donne, e non solo, sul tema della fertilità. L’evento di oggi, che ha riunito alcuni dei massimi esperti europei in materia, ha rappresentato un’occasione straordinaria per accendere i riflettori sulla tutela della fertilità quale priorità di salute pubblica, a beneficio delle generazioni future e dell’intera società”, commenta Maria Giovanna Labbate, Managing Director, Gedeon Richter Italia.

Gedeon Richter Plc. (www.richter.hu), con headquarter a Budapest, in Ungheria, è una multinazionale farmaceutica con consolidata leadership nella regione dell’Europa Centro-Orientale e con una presenza diretta in forte espansione nell’Europa Occidentale, in Cina e in America Latina. Nel 2019 la Società ha fatto registrare vendite per circa 1,6 miliardi di euro (1,7 miliardi US$), e una capitalizzazione di 3,6 miliardi di euro (4,1 miliardi US$). Il portfolio prodotti di Gedeon Richter copre importanti aree terapeutiche, inclusa la ginecologia, il sistema nervoso centrale e l’area cardiovascolare. L’Azienda vanta il centro di ricerche farmacologiche più importante della regione dell’Europa Centro-Orientale dove l’attività di ricerca di molecole farmaceutiche originali si concentra principalmente sulla scoperta e lo sviluppo di medicinali efficaci nella lotta contro le malattie del sistema nervoso centrale. Grazie a un’esperienza consolidata nel campo della chimica steroidea, Gedeon Richter è tra i principali player a livello internazionale nel campo della Salute della donna. L’Azienda è inoltre attiva nello sviluppo di farmaci biosimilari.

Richter Italia, filiale italiana di Gedeon Richter, nel 2021 celebra i 10 anni di attività: dalla fondazione l’azienda è sempre stata al fianco delle donne, con un portfolio completo di farmaci e prodotti innovativi per tutelare la loro salute e il benessere in ogni fase della vita, dalla contraccezione ai prodotti per il trattamento dell’endometriosi, dei fibromi uterini, dell’infertilità, dell’osteoporosi, dei disturbi del basso tratto genitale, fino alla linea dedicata alla menopausa.

Per info: www.richter.hu (Omniapress-6.5.2021)