Milano (Marisa de Moliner) - Si sta rivelando vincente a un anno dalla
partenza l'iniziativa voluta da Bayer per sostenere chi convive con la
maculopatia come paziente o come caregiver.
Lanciata nel marzo 2020, la campagna #salvarelavistasipuò,
un progetto di orientamento promosso da Bayer per supportare le persone affette
da maculopatie, ha dimostrato di essere un punto di riferimento importante per
chi soffre di questa patologia. Si tratta di un sito di contenuti e servizi e
una pagina Facebook dedicati ai
pazienti, ai loro familiari e ai caregiver, per saperne di più sulla malattia e
sui diritti dei pazienti stessi, acquisendo le conoscenze necessarie per
gestire nel migliore la patologia.
A poco più di un anno dal suo lancio, la campagna ha raggiunto circa 1
milione di utenti, 18.500 dei quali sono diventati follower attivi su Facebook,
dove 400 utenti interagiscono quotidianamente con la pagina. Interessante
sottolineare che oltre 1.300 tra
pazienti e caregiver, grazie a contenuti e servizi personalizzati, hanno
intrapreso unpercorso di consapevolezza della maculopatia .
" L’avvento del digitale nel mondo della comunicazione ha
facilitato e reso più veloce la diffusione delle informazioni e delle
conoscenze in area medico-scientifica, favorendo il passaggio da un sapere di
«nicchia», riservato solo ad una ristretta cerchia di addetti ai lavori, ad un
sapere «aperto», alla portata di tutti - ha affermato Patrizia Guarraci, Head
of Business Unit Specialty di Bayer Italia - e sicuramente i social media hanno
cambiato il modo di apprendere ciò che sta accadendo nel mondo. Da una visione
della malattia e dei pazienti, statica e chiusa, che prendeva in considerazione
solo il punto di vista e le raccomandazioni
dei medici, si è passati a una più dinamica e fluida che, invece,
considera l’individuo nel suo complesso – continua Patrizia Guarraci - Sostenere una campagna di
comunicazione che tenga conto
dell’evoluzione tecnologica implica avere gli strumenti
giusti per diffondere le informazioni in modo semplice ed efficace. E questo è fondamentale per acquisire credibilità. Per questo motivo siamo
molto soddisfatti dei numeri raggiunti
in questo primo anno della campagna #salvarelavistasipuò, perchè significa che
abbiamo individuato il giusto approccio per dialogare in modo efficace con i
pazienti maculopatici e chi gli sta accanto ".
Alla base del progetto #salvarelavistasipuò c’è la convinzione che il
coinvolgimento delpaziente nel proprio percorso di cura e nella conoscenza
degli stumenti necessari per affrontarla sia fondamentale per il successo della
terapia. Attraverso la piattaforma di paginemediche.it, nata per facilitare la
relazione medico-paziente, è stata creata la pagina https://salvarelavistasipuo.paginemediche.it
attraverso la quale è anche possibile trovare uno specialista vicino al luogo
in cui si abita, porgli domande, chiedergli un consulto via chat e prenotare una visita.
Esistono numerosi tipi di maculopatie,
patologie croniche degenerative,
che ogni anno colpiscono molte persone, compromettendone la qualità di vita. Tra le più diffuse la degenerazione
maculare legata all’età, l’edema maculare diabetico, l’occlusione venosa
retinica, la neovascolarizzazione coroideale miopica.
" La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) è la prima causa
di perdita della vista nei Paesi industrializzati a livello globale – dichiara Simona Gatti, Responsabile Medical Affairs Specialty - In Italia si calcola che ne siano affette circa un
milione di persone (tra diagnosticate e non) e
ogni anno si registrano circa 50.000 nuovi casi. Dato che alcune maculopatie, negli stadi iniziali, non presentano sintomi evidenti, effettuare regolari controlli dall’oculista consentirebbe di
individuare precocemente i primi segni e di diagnosticare tempestivamente la malattia".
" Il trattamento delle maculopatie
è sensibilmente migliorato
negli ultimi anni,
con l’introduzione dei farmaci anti-VEGF (somministrati tramite
iniezioni intravitreali), che si sono dimostrati efficaci nello
stabilizzare o perfino migliorare l’acuità visiva, oltre che la qualità di vita
dei pazienti" – conclude Gatti.
Bayer è un’azienda globale con competenze chiave nei settori della Salute e della Nutrizione.
Nel 2020, il Gruppo ha impiegato 100.000 collaboratori, registrato un fatturato di 41,4 miliardi di Euro e ha investito 4,9 miliardi di Euro in Ricerca e Sviluppo.
Per info: www.bayer.it (Omniapress-11.6.2021)