venerdì 11 giugno 2021

#salvarelavistasipuò: Campagna Bayer per chi Soffre di Maculopatia

 

Milano (Marisa de Moliner) - Si sta rivelando vincente a un anno dalla partenza l'iniziativa voluta da Bayer per sostenere chi convive con la maculopatia come paziente o come caregiver.  Lanciata nel marzo 2020, la campagna #salvarelavistasipuò, un progetto di orientamento promosso da Bayer per supportare le persone affette da maculopatie, ha dimostrato di essere un punto di riferimento importante per chi soffre di questa patologia. Si tratta di un sito di contenuti e servizi e una  pagina Facebook dedicati ai pazienti, ai loro familiari e ai caregiver, per saperne di più sulla malattia e sui diritti dei pazienti stessi, acquisendo le conoscenze necessarie per gestire nel migliore la patologia.

A poco più di un anno dal suo lancio, la campagna ha raggiunto circa 1 milione di utenti, 18.500 dei quali sono diventati follower attivi su Facebook, dove 400 utenti interagiscono quotidianamente con la pagina. Interessante sottolineare che  oltre 1.300 tra pazienti e caregiver, grazie a contenuti e servizi personalizzati, hanno intrapreso unpercorso di consapevolezza della maculopatia           .

" L’avvento del digitale nel mondo della comunicazione ha facilitato e reso più veloce la diffusione delle informazioni e delle conoscenze in area medico-scientifica, favorendo il passaggio da un sapere di «nicchia», riservato solo ad una ristretta cerchia di addetti ai lavori, ad un sapere «aperto», alla portata di tutti - ha affermato Patrizia Guarraci, Head of Business Unit Specialty di Bayer Italia - e sicuramente i social media hanno cambiato il modo di apprendere ciò che sta accadendo nel mondo. Da una visione della malattia e dei pazienti, statica e chiusa, che prendeva in considerazione solo il punto di vista e le raccomandazioni   dei medici, si è passati a una più dinamica e fluida che, invece, considera l’individuo nel suo complesso – continua Patrizia Guarraci  - Sostenere una campagna di comunicazione che   tenga conto dell’evoluzione tecnologica implica avere gli strumenti giusti per diffondere le informazioni in modo semplice ed efficace. E questo è fondamentale per acquisire credibilità. Per questo motivo siamo molto soddisfatti  dei numeri raggiunti in questo primo anno della campagna #salvarelavistasipuò, perchè significa che abbiamo individuato il giusto approccio per dialogare in modo efficace con i pazienti maculopatici e chi gli sta accanto             ".

Alla base del progetto #salvarelavistasipuò c’è la convinzione che il coinvolgimento delpaziente nel proprio percorso di cura e nella conoscenza degli stumenti necessari per affrontarla sia fondamentale per il successo della terapia. Attraverso la piattaforma di paginemediche.it, nata per facilitare la relazione medico-paziente, è stata creata la pagina https://salvarelavistasipuo.paginemediche.it attraverso la quale è anche possibile trovare uno specialista vicino al luogo in cui si abita, porgli domande, chiedergli un consulto via chat  e prenotare una visita.

Esistono numerosi tipi di maculopatie,  patologie croniche degenerative, che ogni anno colpiscono molte persone, compromettendone la qualità di vita. Tra le più diffuse la degenerazione maculare legata all’età, l’edema maculare diabetico, l’occlusione venosa retinica, la neovascolarizzazione coroideale miopica.

" La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) è la prima causa di perdita della vista nei Paesi industrializzati a livello globale – dichiara Simona Gatti, Responsabile Medical Affairs Specialty - In Italia si calcola che ne siano affette circa un milione di persone (tra diagnosticate e non) e ogni anno si registrano circa 50.000 nuovi casi. Dato che alcune maculopatie, negli stadi iniziali, non presentano sintomi evidenti, effettuare regolari controlli dall’oculista consentirebbe di individuare precocemente i primi segni e di diagnosticare tempestivamente la malattia".

" Il trattamento   delle   maculopatie   è   sensibilmente   migliorato   negli   ultimi   anni,   con l’introduzione dei farmaci anti-VEGF (somministrati tramite iniezioni  intravitreali), che   si sono dimostrati efficaci nello stabilizzare o perfino migliorare l’acuità visiva, oltre che la qualità di vita dei pazienti" – conclude Gatti.

Bayer è un’azienda globale con competenze chiave nei settori della Salute e della Nutrizione.



 Nel 2020, il Gruppo ha impiegato 100.000 collaboratori, registrato un fatturato di 41,4 miliardi di Euro e ha investito 4,9 miliardi di Euro in Ricerca e Sviluppo.

Per info:  www.bayer.it  (Omniapress-11.6.2021)